Estonia, il governo vuole introdurre la tassa di soggiorno

27 Agosto 12:46 2018 Stampa questo articolo

Anche l’Estonia sta prendendo in considerazione l’introduzione di una tassa di soggiorno per finanziare lo sviluppo del suo turismo incoming. Le autorità del Paese più visitato dagli stranieri tra le destinazioni baltiche hanno calcolato che questa tassa potrebbe contribuire per diversi milioni di euro ai piani di sviluppo previsti per l’industria dell’ospitalità turistica.

In una dichiarazione ufficiale alla stampa, il vice sindaco di Tallin, Mikhail Kolvart ha subito precisato che si tratterebbe di una tassa di soggiorno molto contenuta (da 1 a 2 euro a notte) a carico dei visitatori che decidono di pernottare in alberghi o case-vacanza della capitale estone.

La proposta è stata subito osteggiata da alcuni operatori economici locali che hanno manifestato forti timori che questo dazio potrebbe scoraggiare i soggiorni turistici nel Paese, contraendo il promettente flusso di traffico incoming conquistato negli ultimi cinque anni.

A supporto della tesi anti-tassa gli operatori hanno evidenziato la flessione del turismo finlandese (-5%), attualmente il bacino di traffico estero più importante dell’incoming estone. Una diminuzione preoccupante che potrebbe essere alimentata dall’introduzione di una tassa a carico dei turisti.

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