Estate, Astoi chiede regole certe a Sardegna e Sicilia

28 Maggio 14:22 2020 Stampa questo articolo

Una lettera inviata nei giorni scorsi da Astoi Confindustria Viaggi in cui l’associazione ha illustrato ai governatori di Sardegna e Sicilia le difficoltà degli operatori di fronte all’assenza di regole chiare e praticabili per gli accessi turistici nelle due Regioni.

“Il turismo organizzato genera una cospicua parte dei flussi turistici verso la Sicilia e la Sardegna e i tour operator, in virtù di specifici accordi commerciali, assicurano il riempimento delle strutture ricettive e producono un valore importante per il tessuto economico locale – scrive l’associazione – Il comparto è un asset strategico per l’economia turistica delle due Regioni».

Astoi sottolinea come la programmazione della stagione estiva per i tour operator avvenga solitamente con largo anticipo (a partire da dicembre-gennaio), “ma quest’anno, per i noti motivi legati all’emergenza Covid-19, tale attività si è interrotta. Cionondimeno, gli operatori, tra mille difficoltà e compatibilmente con le restrizioni vigenti, sono pronti a riavviare la programmazione”.

Operatori che sono in grande difficoltà vista “l’attuale incertezza e la possibile adozione di modalità non idonee a incentivare l’ingresso dei turisti nelle due isole (certificato di negatività e passaporto sanitario)” che “sta non solo scoraggiando le prenotazioni, ma ha già prodotto lo spostamento dei flussi verso altre Regioni (Toscana, Puglia, Liguria, Calabria) e sta comportando la cancellazione di eventuali prenotazioni già ricevute” .

L’associazione ricorda che “il governo centrale e il comitato tecnico scientifico hanno già espresso la propria posizione contraria sia sul certificato di negatività che sul passaporto sanitario e l’Oms ha dichiarato che non esistono patentini di immunità per il coronavirus”.

Il turismo organizzato ribadisce alle due Regioni la necessità che vengano emanate regole e modalità effettivamente funzionali all’accoglienza dei flussi turistici nelle due isole, per evitare che i tour operator debbano cancellare le due destinazioni dalla propria programmazione.

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