Esonero contributi per t.o. e agenzie: decide l’Ue

Esonero contributi per t.o. e agenzie: decide l’Ue
21 Aprile 10:31 2022 Stampa questo articolo

Nel testo del decreto Sostegni ter, convertito in legge, è stato previsto l’esonero contributivo per le agenzie di viaggi e i tour operator. Lo sgravio è riconosciuto per un massimo di cinque mesi, anche non continuativi, e si riferisce al periodo di competenza aprile-agosto 2022. Possono beneficiarne tutte le imprese incluse nelle due categorie a prescindere dalle dimensioni, sono esclusi però i premi e i contributi Inail. L’esonero va utilizzato entro il 31 dicembre 2022.

È bene precisare che la misura rientra tra gli aiuti di Stato e per l’attuazione sarà necessaria l’approvazione da parte della Commissione Europea, così come  sono attese anche le istruzioni operative da parte dell’Inps. Lo sgravio contributivo non pone limiti di dimensioni per le aziende.

Gli agenti di viaggio-datori di lavoro privati che operano in questo settore, dunque, potranno beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi a loro carico ad esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’Inail, mentre resta invariata l’aliquota per il calcolo delle prestazioni pensionistiche. Il beneficio è cumulabile con altri esoneri o agevolazioni previsti dalla legge, in relazione ai versamenti dovuti, ed è concesso nel limite delle minori entrate contributive per l’anno 2022. L’esonero, infine, sarà riparametrato e applicato su base mensile.

Ad occuparsi del monitoraggio per il rispetto del limite di spesa sarà l’Inps. L’Istituto dovrà poi comunicare i risultati dell’attività di controllo al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al ministero del Turismo e al ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel caso in cui vengano riscontrati scostamenti rispetto al limite di spesa, l’attività di concessione sarà bloccata.

In una esaustiva nota apparsa su Informazione Fiscale viene anche evidenziato come le minori entrate determinate dall’esonero contributivo, in totale 56  milioni di euro, saranno compensate riducendo il “Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente”, istituito con la legge di Bilancio 2022, e che per il 2022 prevede 140 milioni di euro.

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