Enit lancia uno spazio espositivo virtuale per raccontare l’Italia

by Redazione | 30 Settembre 2020 8:33

Uno spazio espositivo digitale in 3D che ospita l’archivio fotografico dell’Enit per raccontare l’Italia in una mostra che per la prima volta viene lanciata attraverso un’esposizione globale totalmente digitale e anche in inglese intitolata “Enit e l’Italia. Una gran bella storia”.

Ad aprirla Alberto Angela, noto divulgatore scientifico che ricorda come «L’Italia abbia la maggiore biodiversità culturale presente sul Pianeta, 3mila anni di civiltà ininterrotti, cosa che gli altri Paesi non hanno. Ed è nostro dovere conservare questo patrimonio. La missione di Enit è fondamentale per rimanere sulla stessa lunghezza d’onda delle generazioni passate.»

E sulla centralità dell’Enirt si è soffermato anche il Presidente dell’Agenzia, Giorgio Palmucci: «La forgia dell’ospitalità italiana passa da Enit. Il turismo oggi muove l’economia ed è un’attività scientifica, settorializzata e segmentata, diventando un prodotto che coinvolge non solo fattori materiali, tangibili (trasporti, ristoranti, ecc.), ma che comprende e valorizza anche fattori immateriali, come le tradizioni, la cultura locale, il senso di appartenenza, le emozioni. Fattori determinanti nelle scelte dei viaggiatori».

 La mostra ripercorre tappe storiche di grande valenza anche economica come tiene a sottolineare il direttore esecutivo Enit, Giovanni Bastianelli:  «L’industria dell’accoglienza segue una linea tendenziale ascendente: in 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi nel 2019. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di promozione turistica e inoltre lanciò i notiziari di settore nella Radio Nazionale sin dal 1927. E’ anche bene ricordare che esisteva un consorzio di vendita di pacchetti turistici  già negli anni ’20 tra Enit e Ferrovie ad esempio».

E l’archivio storico dell’Enit è anche un patrimonio culturale,come evidenzia Maria Elena Rossi, Direttore Marketing dell’Agenzia: «Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi. Le pellicole dell’Enit, presentate alle maggiori rassegne del settore e realizzate con la volontà di trascendere i documentari sull’Italia allora disponibili, furono affidate ad autori d’eccezione.»

A ricordare l’importanza di Enit le ambasciate italiane all’estero intervenute per la presentazione del lancio della mostra dell’Agenzia Nazionale del Turismo. Tra gli altri l’ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano secondo il quale il ruolo di Enit emerge anche all’interno della Federazione Russa, dove l’Agenzia è presente con un ufficio di rappresentanza fino dal 1997 ed  ha sempre compreso le potenzialità di una popolazione di 150 milioni di abitanti tutti appassionati a quanto l’Italia può offrire.  A sostegno del ruolo Enit è intervenuto anche l’ambasciatore italiano in Brasile Francesco Azzarello sostenendo che l’agenzia rappresenta una bandiera per il paese.  Mentre l’ambasciatore italiano a Tokyo Giorgio Starace ha rammentato che  le straordinarie bellezze del nostre Paese sono un asset vincente se si guarda agli  oltre 2 milioni e mezzo di turisti giapponesi che hanno visitato l’Italia.

Con questa operazione tecnologica che vede un archivio storico dialogare direttamente con una piattaforma 3D permetterà ad Enit di avere uno spazio virtuale di proprietà – come se realmente fosse un luogo espositivo – dove organizzare e allestire innumerevoli mostre attingendo direttamente dal proprio patrimonio culturale.

Ci si potrà muovere a 360 gradi e lanciare approfondimenti in audio guida e utilizzare materiali multimediali che interagiscono tra loro a celebrare il genio italiano e l’evoluzione sociale della Penisola, influenzata dallo sviluppo turistico. Tra le opere che si incontreranno anche i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell’Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. E poi le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50.

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