Enac firma la revisione del piano nazionale degli aeroporti

23 Dicembre 10:37 2021 Stampa questo articolo

Conclusa la procedura di gara per la selezione dei consulenti che affiancheranno l’Enac nell’aggiornamento e nella revisione critica del Piano Nazionale degli Aeroporti, pubblicato nel 2015, e nella conduzione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dello stesso.

La gara si è conclusa con l’aggiudicazione al R.T.I. composto da AECOM URS Italia SpA, AECOM INOCSA S.L.U, AECOM Limited, To70 B.V. e Università degli Studi di Bergamo. L’Enac aveva ricevuto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, l’indirizzo e il mandato per procedere con l’aggiornamento e la revisione critica del precedente Piano pubblicato nel 2015 e posto alla base del DPR 201/2105, dopo averne fissato le linee guida.

Ora i consulenti verranno convocati dall’Enac che, in ragione della complessità dell’iter approvativo del nuovo Piano, chiederà di concentrare al massimo i tempi di lavoro. Tutto ciò anche al fine di poter disporre di uno strumento in grado di guidare la ripresa del settore aeroportuale, in un’ottica di sostenibilità ambientale, verso le nuove le frontiere del trasporto aereo. L’Ente, inoltre, ha intenzione di attivare una cabina di regia “intermodale” capace di assicurare periodicamente una condivisione e un monitoraggio riguardo temi di rilevanza strategica nazionale trattati dal Piano (primi tra tutti quelli della integrazione modale, della sostenibilità e della digitalizzazione del sistema aeroportuale nazionale), come pure di offrire un confronto “top level” tra le diverse competenze pubbliche che svolgono un ruolo nell’attuazione delle previsioni di questo strumento di pianificazione.

La prima riunione tra l’Enac e il gruppo di consulenti sarà fissata entro la prima decade di gennaio 2022. A seguito del contratto firmato, il presidente Pierluigi Di Palma, ha dichiarato: «L’aviazione civile rappresenta un comparto strategico per l’economia del Paese in quanto si relaziona in modo stretto con l’industria, le esportazioni dei prodotti italiani e soprattutto il turismo, vere eccellenze che dopo la grave crisi generata dalla pandemia da Covid-19 devono necessariamente tornare a crescere nello scenario globale. Cogliendo le opportunità che la ripresa globale dell’economia porterà, il sistema Paese – tramite le competenze dell’Enac – è pronto per le nuove frontiere e per la grande sfida che ci attende per passare dal trasporto aereo al comparto aerospaziale. Troppi sono gli interlocutori ed eccessivamente frammentate le loro competenze».

Riflessioni condivise dal direttore generale, Alessio Quaranta che osserva: «Bisogna guardare a un nuovo concetto di sviluppo per le infrastrutture aeroportuali, capace di riconciliare il trasporto aereo con l’ambiente, impiegando le best available techniques per ridurre l’impronta ecologica degli scali sul territorio Il nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti vuole essere il capitolo primo del più ampio Piano Generale dei Trasporti che il Ministro Enrico Giovannini intende varare, in cui l’integrazione intermodale deve essere l’elemento fondante insieme alla sostenibilità ambientale».

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