Electronics ban: le compagnie si adeguano a colpi di ironia

30 Marzo 07:00 2017 Stampa questo articolo

Una risata vi seppellirà. Deve essere stato questo il pensiero delle compagnie mediorientali una volta digerita la notizia dell’electronics ban. Archiviata l’emergenza iniziale con una deadline di sole 96 ore per informare i passeggeri sul divieto di portare in cabina dispositivi elettronici altri rispetto ai cellulari le compagnie mediorientali e le altre passano al contrattacco. E lo fanno a colpi di ironia. La prima a colpire è la Royal Jordanian Airlines che già prima dell’elezione di Trump, a fine anno, aveva cominciato a promuovere le proprie rotte con frasi come “approfittatene finché potete viaggiare” e subito dopo la proclamazione del muslim ban avevano rincarato la dose con una cartellonistica in cui correggeva la parola ban trasformandola in bon voyage. Per queste nuove restrizioni la royal jordaniancompagnia ha alzato ulteriormente l’asticella proponendo una divertente lista di cose da fare a bordo di un aereo se costretti a rinunciare ai propri dispositivi. Tra le 12 attività che si possono fare durante un volo di 12 ore c’è di tutto: dal consueto leggere un libro al provare a socializzare con il vicino di posto, un comportamento caduto in disuso nell’era del sempre connessi, fino a fare finta che il tavolinetto sia una tastiera.

A chiosa della To Do’s list un claim coniato per l’occasione: “Be smart. Be Jordanian. Fly Royal Jordanian.” a rimarcare quanto stupido possa essere considerato il ban e quanto presti bene il fianco a facili ironie. Ma non è tutto, la campagna prosegue lanciando anche promozioni ai viaggiatori. Con piccole composizioni in rima il vettore informa che regala ai passeggeri 5kg in più da imbarcare per le destinazioni in Nord America e lancia un contest: chi proverà a scrivere un poemetto sul ban potrebbe vincere due biglietti per il Nord America. E per i più divertenti sono previsti anche punti miglia.

I competitor non stanno a guardare ma scelgono una strada meno creativa, quella del video spot riconfezionato, sulla base di campagne precedenti, per l’occasione. Ad esempio Etihad parafrasa lo slogan trumpiano e conia “make flying great again” che utilizza per ricordare ai viaggiatori tutti i suoi punti di forza: dal comfort a bordo alle flying nanny. Emirates ripesca la campagna con Jennifer Aniston riproponendo la scena in cui è intenta a scegliere cosa guardare tra 2500 canali di film, cinema, sport e documentari. Il tutto infiocchettato con la frase “Chi ha bisogno di tablet e laptop?”. Stessa idea anche per quelli di Qatar Airways che grazie a Oryx One, piattaforma di intrattenimento a bordo sono in grado di proporre ai viaggiatori 3mila canali con tutta l’offerta multimediale possibile. E lo ricordano a tutti con un tweet, sottolineando che non c’è null’altro da desiderare su un volo Qatar.

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Valentina Neri
Valentina Neri

Giornalista

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