E ora la Turchia viene a riprendersi i turisti italiani
La Turchia investe sul mercato italiano. Dal turismo medico al Mice, dalle proposte culturali sulle tracce dei siti Unesco e delle creative city agli eventi, il Paese punta ad aumentare i flussi dall’Italia e lo sta facendo anche con una serie di appuntamenti sul territorio. Il 17 maggio è stata la volta di Go Türkiye, il workshop organizzato a Milano da Tga e Tursab, l’associazione delle agenzie di viaggi turche, in collaborazione con l’Ambasciata di Turchia, Ufficio Cultura e Informazioni e con Turkish Airlines, e che ha visto la partecipazione di una selezione di dmc e operatori incoming.
«Si tratta del terzo workshop che organizziamo a Milano – spiega Riza Haluk Söner, direttore Ufficio Cultura e informazioni dell’Ambasciata di Turchia in Italia – Ne abbiamo realizzato uno a Bologna e ne stiamo preparando uno a Venezia, uno a Roma e uno a Napoli, e vorremmo realizzarne anche uno a Bari, con l’obiettivo di spingere anche il mercato del sud Italia».
In preparazione poi c’è anche una campagna di promozione sui social e un co-advertising insieme alle agenzie di viaggi, «ci teniamo molto a lavorare con loro. Un terzo degli italiani che viaggia in Turchia si rivolge al trade e credo che oggi le adv diventino ancora più importanti dopo il Covid», aggiunge.
Nel 2019 sono stati 367mila gli italiani in Turchia, e ora l’obiettivo è arrivare a 400mila alla fine di quest’anno.
Intanto Turkish Airlines dopo la pandemia ha potenziato i collegamenti dal nostro Paese: per l’estate, dal 13 giugno, i voli da Malpensa passano da tre a quattro giornalieri, cui si aggiunge il giornaliero da Bergamo. Gli altri scali serviti sono Roma, Bologna, Napoli, Catania, Bari e in estate arriva anche Pisa. «Gli italiani hanno deciso di partire, aumenta anche la richiesta da parte dei gruppi», spiega Latif Sahin, sales traffic agent Milano. Sul fronte long haul, le destinazioni più gettonate sono quelle dell’Oceano Indiano, a cui si aggiunge il nuovo volo per il Madagascar.
