E ora eDreams Odigeo analizza le emozioni dei viaggiatori

by Maria Grazia Casella | 19 Ottobre 2018 7:00

La ricerca del piacere: sarebbe questa la principale molla che spinge gli italiani a viaggiare. A dirlo è una ricerca su base europea condotta all’interno del progetto The Meaningful Journey di eDreams Odigeo, volta a individuare le principali motivazioni che spingono gli europei a partire e, a un livello più profondo, rivelare le emozioni provate dalle persone nelle varie fasi del viaggio, dall’ispirazione al ritorno a casa.

Se quindi per il 26% dei nostri connazionali viaggiare è sinonimo di divertimento e avventura, un altro motivo forte che spinge a mettersi in viaggio è la connessione personale (20%), cioè l’opportunità di trascorrere del tempo di qualità con i propri cari. Un’ulteriore motivazione in cui ci si riconosce è l’unicità (18%): la ricerca di esperienze speciali, per mettersi alla prova e uscire dalla propria comfort zone.

Insieme ai risultati dello studio, edreams Odigeo rivela anche quali sono gli strumenti di cui si avvale per arrivare, non solo a determinare gli impulsi emotivi alla base delle decisioni di viaggio, ma addirittura predire i comportamenti dei viaggiatori.

L’obiettivo? Ovviamente fornire servizi e prodotti sempre più personalizzati, come spiega il ceo Dana Dunne: «La tecnologia è la chiave per comprendere i viaggiatori e, come abbiamo scoperto, è fondamentale guardare non solo a trigger funzionali ma emotivi per comprendere veramente ciò che rende un viaggio significativo per ogni individuo. Conducendo questa ricerca e migliorando la nostra comprensione delle motivazioni dei viaggiatori attraverso l‘intelligenza artificiale e la user experience, possiamo continuare a perfezionare e migliorare la nostra offerta per garantire ai nostri clienti un’esperienza di viaggio veramente personalizzata e che consenta loro di vedere più luoghi nel mondo».

Ciò che fino a qualche anno fa poteva sembrare fantascienza è ormai un’esigenza strategica per un’azienda che opera su scala globale con 18,5 milioni di clienti. Avvalendosi dell’analisi algoritmica dei dati aggregati, il suo sistema arriva a sfornare più di 8 miliardi di previsioni giornaliere, anticipando i risultati di ricerca fino all’88%. A volte arrivando a offrire risultati alternativi anche prima che un cliente abbia effettuato la ricerca. Ciò è possibile grazie al machine learning, che registra i vari tentativi di ricerca eseguiti dal cliente per trovare il prezzo migliore.

L’algoritmo di apprendimento rinforzato, cioè la capacità del computer di apprendere dall’esperienza e adattarsi senza l’intervento umano, consente invece di accelerare i test e il lancio di nuovi prodotti e servizi.
Nel mondo online, dove le esperienze non vengono solo vissute, ma devono essere prima progettate, è di fondamentale importanza anche l’aspetto delle UX, le user experience, che aiutano ad approfondire la conoscenza dei viaggiatori per rispondere ai loro bisogni.

In quest’ambito vengono applicate metodologie di ricerca miste, quantitative e qualitative, tipiche anche delle neuroscienze, come analisi dei dati, test AB, analisi comportamentale supportata da dispositivi come l’eye-tracking, test di usabilità, workshop creativi, interviste o focus group. Tutto ciò genera preziose intuizioni che sono poi trasformate in soluzioni tangibili, come la progettazione di prodotti e servizi che risolvono le esigenze di un viaggiatore, che si traduce in un’esperienza significativa.

Per certi aspetti, questa ricerca fa eco al progetto pilota #ilpiaceredellavacanza di Alpitour, azienda da sempre all’avanguardia nel campo dell’innovazione applicata al turismo, che per prima in Italia ha impiegato le neuroscienze nel travel per misurare in modo scientifico emozioni e sensazioni vissute nel corso della vacanza. L’esperimento, al quale L’Agenzia di Viaggi Magazine aveva partecipato come partner, in quel caso è stato condotto sul campo con l’impiego di device portatili come EEG, eye tracking e galvanic skin response[1], con l’obiettivo di capire cosa fa stare meglio le persone durante il viaggio, per poi poter migliorare i servizi offerti e, più in generale, l’esperienza della vacanza.

Leggi anche: “Nella mente del viaggiatore: l’ultima frontiera di Alpitour”[2]

Endnotes:
  1. condotto sul campo con l’impiego di device portatili come EEG, eye tracking e galvanic skin response: https://www.lagenziadiviaggimag.it/cyber-vacanza-in-madagascar-con-alpitour-ecco-il-reportage-social/
  2. Leggi anche: “Nella mente del viaggiatore: l’ultima frontiera di Alpitour”: https://www.lagenziadiviaggimag.it/nella-mente-del-viaggiatore-lultima-frontiera-alpitour/

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