E ora easyJet mostra i muscoli per Az

21 Novembre 07:00 2018 Stampa questo articolo

easyJet sfodera l’argenteria: +40% di profitti, crescita di capacità al 10% e l’ingresso di un colosso come Emirates nel suo programma Worldwide. Tre notizie che accompagnano le ultime dichiarazioni dell’ad di Fs, Gianfranco Battisti che, incassato il il via libera dei commissari per l’acquisto di Alitalia, mantiene il dialogo aperto con la compagnia britannica per l’ingresso nella futura newco.

«Stiamo interloquendo con molti operatori, fra questi c’è anche easyJet ma non solo. Stiamo registrando molto interesse attorno alla capacità progettuale di Fs e alla sua leadership per gestire questo processo», ha detto l’amministratore delegato a a margine della presentazione dell’orario invernale Trenitalia facendo riferimento all’interesse mai svanito della compagnia britannica per il vettore tricolore. Interesse che potrebbe essere decisivo nella fase di individuazione del partner industriale da parte di Ferrovie dello Stato.

ACCORDO SUL LUNGO RAGGIO. In prima battuta, la compagnia inglese ha annunciato che Emirates entra a far parte del servizio di collegamenti globali Worldwide by easyJet, che daràla possibilità ai passeggeri della low cost di volare attraverso il network europeo della compagnia fino all’aeroporto di Londra Gatwick e continuare il loro viaggio a bordo dei voli Emirates, inizialmente con collegamenti tra Londra Gatwick e Dubai, successivamente con piani di estensione a più gateway e destinazioni. Il programma, che nel dicembre 2017 è stato allargato anche all’aeroporto di Milano Malpensa, collega un totale di 11 aeroporti in tutta Europa, inclusi Amsterdam, Barcellona, Parigi Charles De Gaulle e Parigi Orly, Berlino Tegel e Venezia Marco Polo.

«Siamo molto lieti di accogliere Emirates come nuovo partner del programma Worldwide. Entrambe le compagnie servono destinazioni molto richieste da Londra Gatwick. I nostri clienti avranno ora la possibilità di volare in modo semplice e diretto dall’Europa al Medio Oriente, e oltre – ha dichiarato Johan Lundgren, ceo di easyJet – Grazie all’ottima reputazione del servizio clienti di easyJet e al nostro forte posizionamento nei principali aeroporti europei, ci aspettiamo di annunciare nuove partnership nei prossimi mesi».

BALZO IN AVANTI DEI PROFITTI. Nel frattempo easyJet ha comunicato i risultati finanziari dell’anno  fiscale concluso lo scorso 30 settembre registrando il record di 88,5 milioni di passeggeri trasportati, (+10,2%), con fattore di riempimento al 92,9% (nel 2017 era 92,6%), realizzato grazie al focus continuo sull’offerta per i clienti e sulla strategia di sviluppo negli aeroporti principali, compresa l’espansione dell’aeroporto di Berlino Tegel e il raggiungimento della leadership in sette nuovi aeroporti.

easyJet ha registrato ricavi totali per 5,898 milioni di sterline, in crescita del 16,8%. I costi complessivi per posto offerto – esclusi i costi per il carburante – sono saliti del 5,3% a 43,43 sterline (incremento del 4,8% a valuta costante); aumento dovuto principalmente all’espansione a Berlino Tegel e all’inflazione sui costi degli equipaggi.

I profitti complessivi pre-imposte sono saliti a 578 milioni di sterline per l’intero anno, in crescita di 170 milioni di sterline o del 41,4%. Il totale dei profitti complessivi per posto offerto pre-imposte è cresciuto del 28.7% a 6.07 sterline per posto.

CRESCITA A DOPPIA CIFRA. E ora il futuro della compagnia inglese si fa ancora più roseo:da un lato easyJet annuncia l’accordo con Airbus per 17 ordini irrevocabili, 18 posticipati e 25 opzionati per i prossimi 5 anni, dall’altro annuncia un ritmo di prenotazioni vertiginoso che vede giù venduto il 50% dell’offerta per la prima metà dell’anno. Le stime del vettore parlano di una crescita nella capacità per il 2019 di circa il 15% per la prima metà dell’anno e di circa il 10% per l’intero anno.

«L’integrazione delle nuove operazioni di Berlino Tegel (in seguito all’acquisto di aerei e personale della fallita airberlin, ndr) è proseguita secondo i piani e la forza del nostro brand a Berlino è migliorata in modo consistente. Il successo finanziario e l’aumento della fedeltà dei passeggeri dimostra il valore delle nostre operazioni, l’innegabile forza del nostro modello di business e una customer experience senza rivali. La nostra strategia continua ad assicurarci un ottimo posizionamento per il futuro. Abbiamo registrato considerevoli passi in avanti nelle nostre iniziative sul segmento holidays, sul mercato business e sulla fidelizzazione, che ci consentiranno di aumentare la profittabilità», conclude Lundgren.

 

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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