È già boom di prenotazioni sulle rotte Europa-Usa

by Roberta Moncada | 21 Settembre 2021 13:47

Una vera e propria iniezione di fiducia, per il mondo del travel, la notizia dell’ok da novembre all’ingresso[1] negli Stati Uniti dei viaggiatori vaccinati provenienti dall’estero. Molte le reazioni positive da parte di rappresentanti e associazioni dell’industria, sia in Europa che in America, che la notizia ha già scatenato. Ed è già boom di prenotazioni sulle rotte transatlantiche.

Roger Dow, il ceo della U.S. Travel Association, ha dichiarato: «Questo è un importante punto di svolta nella gestione del virus e accelererà il recupero dei milioni di posti di lavoro legati ai viaggi che sono stati persi a causa delle restrizioni alla mobilità internazionale». Proprio l’associazione aveva recentemente stimato che le restrizioni, se fossero arrivate alla fine dell’anno, sarebbero costate all’economia statunitense 325 miliardi di dollari in termini di perdite totali e 1,1 milioni di posti di lavoro.

Analogamente, la Asta – American Society Of Travel Advisors ha elogiato la Casa Bianca per aver implementato «misure di buon senso» e «per essersi allineati agli standard dei governi dei nostri principali mercati outbound».

Entusiasmo espresso anche da Julia Simpson, presidente e ceo del Wttc – World Travel & Tourism Council, che ha dichiarato: «La revoca delle restrizioni è un’ottima notizia per il settore dei viaggi decimato dal Covid. Finalmente le famiglie potranno tornare a riunirsi, i viaggiatori d’affari potranno riprendere i loro incontri e il turismo potrà ripartire. I visitatori europei hanno contribuito per oltre 35 miliardi di dollari all’economia Usa nel 2019, i britannici per più di 11 miliardi. Questo dimostra quanto questa mossa sia fondamentale per l’economia. Questa riapertura potrebbe restituire 198 milioni di dollari all’economia statunitense ogni singolo giorno».

Tra i settori che più beneficeranno della misura c’è il trasporto aereo. Willie Walsh, direttore generale di Iata, ha sottolineato come questo sia «un importante passo avanti» che «stimolerà la ripresa economica». Ma c’è un’altra sfida all’orizzonte: «Trovare un sistema per gestire i rischi per i viaggiatori che non hanno accesso alle vaccinazioni. I governi devono accelerare sulle campagne di vaccinazione nel comune intento di far ripartire gli spostamenti, concentrando le risorse per i tamponi sui viaggiatori non vaccinati. Bisogna andare della direzione di restituire a chiunque la libertà di viaggiare».

Come effetto immediato dell’annuncio fatto dall’amministrazione Biden c’è già stato un aumento delle prenotazioni per i voli transatlantici e, per molte compagnie aeree, positive oscillazioni in Borsa.

Virgin Atlantic ha registrato un forte picco di prenotazioni (vicino al 91%) entro appena un’ora dall’annuncio. A farlo sapere lo stesso Shai Weiss, ceo della compagnia. British Airways ha invece dichiarato a The Independent di aver visto un aumento di quasi il 700% nelle ricerche di vacanze verso destinazioni chiave degli Stati Uniti, come New York, Orlando, Los Angeles e Boston, nelle ore successive alla notizia.

Anche Skyscanner ha registrato un aumento del 54% del traffico sul suo sito nel Regno Unito rispetto al lunedì precedente: «Ora ci aspettiamo che questo interesse si trasformi in azione, ovvero in prenotazioni», afferma Hugh Aitken, vice president flights della piattaforma.

Anche per l’amministratore delegato di Air France-Klm, Ben Smith, la mossa degli Stati Uniti è «una notizia fantastica che porterà a un ritorno del traffico ai numeri del 2019». Reazione positiva anche da parte di Lufthansa, il cui ceo Carsten Spohr, ha dichiarato: «Questo non è solo un grande passo per uscire dalla crisi in cui versano le singole compagnie, ma anche un’ottima notizia per le parthership transatlantiche».

Endnotes:
  1. la notizia dell’ok da novembre all’ingresso: https://www.lagenziadiviaggimag.it/gli-stati-uniti-riaprono-ai-viaggiatori-europei/

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