Direttiva pacchetti Ue,
è l’ora di cambiare

Direttiva pacchetti Ue, <br>è l’ora di cambiare
11 Novembre 10:41 2021 Stampa questo articolo

Aggiornare la direttiva pacchetti alla luce degli sconvolgimenti che hanno investito il settore del travel negli ultimi 20 mesi, concentrandosi soprattutto sui diritti dei viaggiatori e sul tema dell’insolvenza delle compagnie aeree. Si è concluso con una richiesta precisa alla Commissione europea il summit semestrale svoltosi a Bruxelles di Ectaa, l’associazione europea dei tour operator e agenti di viaggi continentali, di cui fa parte anche Fto (Federazione Turismo Organizzato).

Durante la tre giorni belga, i principali operatori del settore turistico europeo si sono confrontati sulla necessità di migliorare la normativa Ue che disciplina la vendita di viaggi e trasporti, in particolare per quanto riguarda i diritti dei viaggiatori, e sul bisogno per i player del settore di trovare standard condivisi sulla protezione dei passeggeri.

Già alcuni mesi fa la Commissione europea ha annunciato l’intenzione di riesaminare la PackageTravel Directive (Ptd)  – la direttiva sui pacchetti di viaggi, appunto – attualmente adottata dalla Ue.

Entrando nello specifico degli elementi da modificare, Ectaa ha sottolineato che i rivenditori e distributori dei pacchetti, durante un periodo così difficile come quello pandemico si sono spesso trovati nella posizione di non poter rimborsare i propri clienti a causa della loro incapacità di recuperare liquidità dai fornitori di servizi, in particolare dalle compagnie aeree. Tutto questo è ricaduto spesso sulle spalle dei consumatori che non hanno ricevuto le adeguate tutele.

La posizione dell’Ectaa, quindi, mira ad affrontare le due principali problematiche riscontrate durante la pandemia: in primo luogo, il bisogno di allineare gli standard di protezione di altre legislazioni sui passeggeri (in particolare il regolamento sui diritti dei passeggeri aerei) a quelli della direttiva pacchetti; in secondo luogo, l’importanza di legiferare sugli accordi commerciali tra imprese per consentire all’ecosistema di viaggi di continuare a funzionare anche in caso di eventi come la pandemia da Covid-19. L’Ectaa ha invitato pertanto la Commissione a rivedere la direttiva sui pacchetti di viaggi.

In particolare, secondo Ectaa, la Commissione  europea dovrebbe istituire la protezione contro l’insolvenza delle compagnie aeree, e prevedere l’obbligo per i fornitori di servizi che incassano anticipatamente il pagamento, di rimborsare l’entità che organizza il pacchetto, in modo che possa a sua volta rimborsare i propri clienti.

Pawel Niewiadomski, presidente dell’Ectaa ha dichiarato: «Alla fine, la crisi ha dimostrato che la protezione dei viaggiatori può essere migliorata solo se l’intero ecosistema funziona in modo armonico. Ecco perché i diritti dei passeggeri, e le relazioni tra imprese devono essere all’altezza degli standard dei pacchetti turistici».

Sul fronte italiano, la delegazione composta da Luca Patanè, presidente di Confturismo, Alfredo Pezzani, commissione trasporti Fto e air matters committee Ectaa, e Gabriele Milani, direttore Nazionale di Fto, ha incontrato alcuni rappresentanti italiani presso il Parlamento europeo, “registrando – si legge in una nota – convergenze con gli onorevoli Marco Campomenosi e Paolo Borchia circa le priorità di intervento per il turismo organizzato a livello europeo”.

L'Autore

Roberta Moncada
Roberta Moncada

Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.

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