Direttiva Idd, adesso tocca all’Ivass

by Andrea Lovelock | 10 Luglio 2018 13:00

La data del 9 luglio è stata segnata in rosso in tutte le agende delle associazioni di categoria del turismo: era il termine ultimo fissato dall’Ivass, Istituto di vigilanza delle assicurazioni, per presentare memorie e osservazioni in merito al nuovo regolamento coinvolto nella Insurance Distribution Directive (Idd), che dal 1° ottobre prossimo cambierà radicalmente le regole dell’intermediazione assicurativa secondo una specifica indicazione dell’Unione europea, sempre più orientata alla massima tutela del consumatore.

Una svolta che lo stesso presidente di Ivass, Salvatore Rossi, ha definito un’autentica rivoluzione in quanto «si moltiplicheranno i soggetti abilitati alla consulenza e vendita di prodotti assicurativi e di conseguenza aumenterà in modo considerevole il lavoro di vigilanza dell’ istituto». Ma proprio per la complessità delle innovazioni, prosegue Rossi, «noi non abbiamo assolutamente escluso l’ascolto di tutti i soggetti interessati, compresi quelli del turismo organizzato».

Da qui l’invito a presentare memorie e richieste costruttive che – ci risulta – Assoviaggi, Fiavet, Fto, Aidit e Astoi hanno predisposto e depositato con circostanziate argomentazioni e che vertono fondamentalmente su quattro istanze generali: i costi, la formazione, e nello specifico una flessibilità nella durata della polizza che tenga conto dei tempi operativi (prenotazione, acquisto, effettuazione del viaggio) e una revisione del tetto di 200 euro del premio di polizza.

Ebbene, partendo proprio da quest’ultima richiesta, secondo gli esperti sarà ben difficile (se non impossibile) ritoccare tale tetto, poiché la direttiva dell’Ue è stata pubblicata già in Gazzetta Ufficiale e quindi è solo in attesa di entrare in vigore. Mentre sugli altri tre punti sui quali hannolavorato gli uffici legali della varie sigle dei sindacati d’impresa è possibile un’apertura al confronto, come ammesso dallo stesso Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass, che esaminerà insieme ad altri funzionari l’intero pacchetto di richieste inoltrate dal mondo turistico: «Raccoglieremo e valuteremo tutte le osservazioni e i suggerimenti pervenuti, ed entro fine luglio stileremo un’altra bozza di regolamento, il cui testo finale verrà redatto entro metà settembre. Inoltre, sarà anche possibile rivedersi con chi farà ulteriore richiesta.Valuteremo quindi attentamente tutti i rilievi, proprio perché la nostra vigilanza – una volta introdotta la Idd – sia in linea con il testo da noi redatto».

Un’attenta analisi, inoltre, sarà dedicata agli oneri derivanti dall’iscrizione al Registro Unico degli Intermediari (Rui) – che scatta se si supera la soglia stabilita per i premi – tra cui i corsi di formazione, che secondo gli addetti ai lavori del travel dovrebbero tenere conto delle delimitazioni operative delle agenzie di viaggi in materia assicurativa.

E sull’aumento dei soggetti abilitati alla vendita di prodotti assicurativi è emblematica la stima elaborata da Ivass che, rispetto all’attuale panorama di venditori di 220mila soggetti, con l’introduzione della Insurance Distribution Directive avrà un universo ben più esteso, ma di cui ancora oggi non si conosce l’entità. In merito al numero di polizze e al volume di premi raggiunto dal segmento viaggi, poi, secondo l’Ivass la cifra è superiore a 1 miliardo di euro.

Da tenere presente, però, che un comparto di grande impatto economico come quello assicurativo, che nel 2017 ha raccolto premi per 132 miliardi di euro, è chiamato ad affrontare anche la sfida del cyber risk, ovvero quella con gli attacchi informatici e le truffe delle polizze online.

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