Decreto Sicurezza bis, più tempo agli hotel per comunicare i dati in questura

19 Luglio 12:00 2019 Stampa questo articolo

Più tempo agli albergatori per la comunicazione alle questure dell’arrivo degli ospiti. È stato, infatti, approvato un emendamento all’articolo 5 del decreto legge Sicurezza bis, nel quale è previsto che la comunicazione possa avvenire entro sei ore, mediante collegamento diretto tra i computer degli alberghi e il cervellone del Viminale. La norma entrerà in vigore non appena il ministero dell’Interno definirà gli standard tecnici necessari per effettuare tale collegamento.

Soddisfatto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: «L’emendamento è stato presentato da oltre 50 parlamentari, della maggioranza e dell’opposizione. Si confermao la piena e consueta disponibilità degli albergatori a collaborare con le forze dell’ordine per contribuire alla tutela della sicurezza pubblica apprezzando il fatto che le Commissioni, i relatori e il governo, hanno tenuto conto dei suggerimenti formulati da Federalberghi nel corso delle audizioni parlamentari, adottando una soluzione, che consentirà di promuovere la sicurezza delle città senza arrecare disagi ai turisti e nel rispetto delle esigenze organizzative aziendali».

Bocca spiega che «finora gli alberghi hanno consegnato la chiave della camera agli ospiti subito dopo aver richiesto il documento di identità. La registrazione dei dati e la trasmissione dei dati alla questura avvenivano in un momento successivo. Con il passaggio alla comunicazione immediata, i clienti avrebbero dovuto invece attendere la conclusione della procedura. Nelle ore di punta, si sarebbero potute creare lunghe code. E l’albergatore si sarebbe trovato di fronte a un dilemma, combattuto tra il desiderio di risparmiare l’attesa al cliente che arriva in albergo, magari dopo un lungo viaggio, e il rischio di incorrere in una sanzione penale, che può comportare sino a tre mesi di arresto. La soluzione che è stata adottata realizza il giusto equilibrio, utilizzando la tecnologia per accelerare la velocità della comunicazione e assegnando un termine ragionevole per l’esecuzione di quelle operazioni che richiedono necessariamente l’intervento umano».

L’obbligo di comunicazione alle questure riguarda anche gli alloggi non convenzionali, inclusi quelli destinati alle cosiddette locazioni brevi.

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