Decreto Alitalia, la palla passa a Montecitorio

31 Maggio 12:57 2018 Stampa questo articolo

L’aula di Palazzo Madama ha approvato il decreto legge Alitalia che proroga al 31 ottobre 2018 il termine della procedura di vendita e fino al 15 dicembre 2018 la restituzione del prestito ponte di 900 milioni di euro. Il Senato ha approvato con ampia maggioranza  (264 sì e 14 astenuti) il testo  – con tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno già approvati dalla Commissione  – che adesso passerà all’esame della Camera dei deputati.

Come già accaduto in Commissione, è stato dato il via libera all’emendamento che impone ai Commissari straordinari di trasmettere alle Camere una relazione ogni 60 giorni concernente la situazione economica e finanziaria dell’impresa nell’ambito della procedura di cessione, evidenziando in particolare i dati riferiti ai contratti aziendali in corso, all’andamento dei crediti commerciali e delle altre attività commerciali, alla consistenza della forza di lavoro impiegata e al raggiungimento degli obiettivi previsti nell’ambito del programma di cessione del gruppo.

La relazione dovrà essere trasmessa entro il 1° agosto 2018, mentre la relazione conclusiva dovrà essere trasmessa alle Camere entro il 31 ottobre prossimo. Sono stati approvati inoltre gli ordini del giorno della Commissione che riguardano il rilancio della politica industriale nel trasporto aereo, la continuità operativa di Alitalia nel lungo periodo, la costruzione di una partnership internazionale adeguata, il possibile intervento dello Stato con una quota massima del 25%, la definizione di un quadro normativo sul comitato di sorveglianza, i criteri di nomina e remunerazione del commissario, la procedura pubblica per le consulenze, il riacquisto dei diritti di approdo e decollo relativi all’aeroporto di Londra Heathrow e la ridefinizione del piano nazionale degli aeroporti.

Il senatore Mario Turco (M5S), relatore del decreto, ha ricordato come l’indagine conoscitiva svolta in Commissione abbia evidenziato le criticità delle precedenti gestioni e i limiti delle attuali offerte. «I dati emersi – spiega il senatore pentastellato all’agenzia di stampa 9Colonne – hanno comprovato le politiche di risanamento avviate dai commissari, ma hanno anche evidenziato, oltre alle criticità gestionali delle precedenti amministrazioni che si sono succedute, le tante difficoltà ancora da superare».

Secondo il senatore Turco, inoltre, il risultato economico finale del periodo commissariale da maggio a dicembre 2017 si chiude con una perdita di 160 milioni di euro, senza considerare gli alti oneri finanziari, le partite non ricorrenti e le imposte.

«L’indagine conoscitiva ha anche permesso di appurare che, alla data del 30 aprile 2018, il saldo di cassa è pari a soli 769 milioni di euro, insufficiente a garantire non solo il rimborso del prestito e degli interessi maturati, ma anche la stessa sopravvivenza di Alitalia. Il tempo, pertanto, per scongiurare l’ennesimo fallimento è molto ridotto», conclude il senatore.

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