De Negri scrive a Franceschini: «Evitare il colpo di grazia al settore»

23 Marzo 13:50 2020 Stampa questo articolo

Una lettera in cui traspare tutta l’amarezza, la rabbia e la delusione per un decreto cura Italia che sembra non essere sufficiente a sostenere il settore turistico italiano nel bel mezzo di un crisi globale. È quella scritta da Angioletto De Negri, amministratore di Progecta srl e di I Viaggi dell’Airone, all’indirizzo del ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Riportiamo qui di seguito e per intero la missiva.

Onorevole Franceschini ma non è una presa in giro madornale e mortificante il rinvio dei versamenti previdenziali al 31 maggio? Noi siamo una categoria meritevole di assoluto rispetto… noi gli stipendi li abbiamo pagati tutti pur essendo in piena crisi e questo tipo di elemosine non le accettiamo da nessuno. Come si farà a pagare tre rate tutte in una sola soluzione in una così breve scadenza con il fermo totale del lavoro?

Onorevole Franceschini, si è parlato e promesso del credito di imposta sugli “affitti dei locali” commerciali, negozi, hotel e di extra alberghiero ma dove è precisato che rientrano anche queste due ultime categorie?

Onorevole Franceschini, sono tanti i punti di criticità sulla completa assenza di concreti aiuti alla categoria del turismo già in agonia. Servono misure straordinarie, sappia anche distinguere chi fa un turismo imprenditoriale con a carico, di ciascuna azienda, di centinaia di unità operative ed un turismo intermediato più a carattere Pmi. Il decreto da Lei approvato non ha soddisfatto nessuno dei due comparti e quindi decine di migliaia di addetti ai lavori rischiano di restare a casa se non si interviene con qualcosa di straordinario così come è straordinaria la grave situazione che ricorda solo i disastri lasciati dalla guerra mondiale.

Signor ministro, non me ne voglia, sentiamo tutti la necessità di chiederle un po’ più di impegno e sensibilità verso le imprese del turismo, non basta parlare solo di arte. Onorevole Franceschini, si legge nel decreto che alle partite Iva erogherete un assegno di 600 euro. Ma Lei sa quante risorse lavorano nel settore turismo tra migliaia di commerciali, guide, transferisti, accompagnatori, etc? Tutti alti professionisti specializzati del settore che non meritano una tale mortificazione nel ricevere un obolo del genere, addirittura più basso del reddito di cittadinanza!

Ci ascolti un po’ di più, ci avvicini, stia con noi durante le fiere ed in ogni opportuno momento, si renda conto dell’altissimo valore professionale del settore a lei affidato! Signor ministro cortesemente faccia in modo che, per il prossimo decreto di aprile, venga coinvolto anche Lei sulle faccende riguardanti il turismo, questo ultimo decreto sembra non rivolto ad un settore con un pil del 13%, non sembra rivolto a chi per passione, capacità, professionalità, coraggio mantiene alto il nome dell’Italia nel mondo.

Cerchi di portare questo nostro messaggio anche ai suoi colleghi di governo affinché non ci mortifichino ancora con altri palliativi inutili come quelli ultimi del “cura Italia”. Onorevole Ministro Franceschini, intervenga direttamente Lei, meritandosi la fiducia totale di un comparto che vale l’economia intera del nostro Paese, come Lei ben conosce.

Con i miei più deferenti ossequi.

Angioletto de Negri

 

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