Dall’Ehma la certificazione per direttori d’albergo

29 Novembre 07:00 2017 Stampa questo articolo

Ora anche il general manager d’albergo vede riconosciuta la sua professionalità. L’Ehma, european hotel managers association, ha infatti realizzato una certificazione ad hoc per la categoria, finora alla stregua di qualunque libero professionista e senza albo di appartenenza. A riceverla per primi sono stati cinque general manager cui è stata consegnata a Milano, presso l’hotel ME Milan Il Duca. I direttori, tutti soci Ehma, che si sono sottoposti a una prova scritta e orale, sono: Ezio Indiani, general manager hotel Principe di Savoia di Milano, Lorenzo Giannuzzi, managing director Eleganzia hotels/Forte village, Johanna Fragano, tesoriere Ehma, Giuseppe Mariano, general manager Vestas hotel & resorts Lecce, e Palmiro Noschese, area manager Italia in Melia Hotels International. Per chi in futuro vorrà ottenere tale certificazione, l’appuntamento da non perdere è per il 13 febbraio, quando, per i soci Ehma sarà possibile sostenerela prova d’esame, in occasione dell’edizione 2018 di Bit.

Il progetto ha anche l’ambizione di aiutare anche le generazioni future come ha precisato Indiani: «Porteremo questo nostro know how nelle scuole alberghiere affinché anche i giovani comprendano quanto lavoro c’è dietro questa figura professionale, che conosce, di base, tutte le funzioni che concorrono alla gestione di un hotel. Li aiuteremo a maturare le giuste esperienze e a imparare una professione».

Nel documento progettuale redatto dal comitato per i rapporti con le istituzioni, depositato alla Siae, sono state delineate le regole base che definiscono la figura dell’hotel general manager, operativo in sei macro aree: visione globale, organizzazione generale, gestione delle risorse umane, leadership, pianificazione degli obiettivi e gestione del controllo operativo. Il documento è stato poi consegnato all’Uni, l’ente italiano di formazione, e in seguito certificato da Intertek, istituto internazionale di certificazione generica con oltre mille sedi nel mondo.

«La certificazione non è un sistema di accesso al mondo del lavoro, è rivolta a chi ha già ricoperto questo ruolo o che ancora lo ricopre. Inoltre, è personale ma non è una certificazione a vita. È prevista infatti una formazione continua», ha precisato Noschese, tra i fondatori del progetto. La certificazione e il progetto di formazione verranno presentati al prossimo general meeting di Ehma in programma a Marbella, in Spagna, il prossimo 16 marzo per verificarne l’attuabilità su scala europea.

L'Autore

Silvia Pigozzo
Silvia Pigozzo

Guarda altri articoli