Da Santiago al Giappone: i più famosi Cammini di fede

Da Santiago al Giappone: i più famosi Cammini di fede
29 Gennaio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Da quello più famoso di Santiago de Compostela al meno conosciuto Cammino degli 88 templi in Giappone. Alla scoperta degli itinerari dei principali cammini di fede del mondo, un trend in continua crescita che ogni anno muove 300 milioni di pellegrini con un giro d’affari che si aggira intorno ai 18 miliardi di dollari.

SANTIAGO DE COMPOSTELA. È il Cammino per eccellenza. Una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, tanto che Santiago de Compostela è considerata la terza città santa per la cristianità, dopo Gerusalemme e Roma. Un’esperienza da fare una volta nella vita, che chiama a raccolta ogni anno oltre 200mila pellegrini lungo gli 800 chilometri dell’intero percorso. Dichiarato Patrimonio Culturale dell’Unesco, l’obiettivo è raggiungere la Cattedrale, in Galizia, che ospita le reliquie dell’apostolo. La leggenda narra che, arrivato dalla Palestina, Santiago convertì i locali al cristianesimo e dopo qualche anno fece ritorno a Gerusalemme, dove, nel 42, fu ucciso per ordine di Erode. I suoi discepoli, attenendosi alla prassi di seppellire i predicatori nella terra in cui hanno operato, lo riportarono in Galizia, nel luogo che poi è stato chiamato Santiago di Compostela. Oggi, come secoli fa, esistono diverse tipologie di Cammino, da intraprendere a piedi o in bici: il più antico è la Ruta de la Costa, lungo la costa cantabrica. Poi c’è il percorso francese, la cui versione integrale parte dalla cittadina di Saint Jean Pied de Port; quello del Nord che ha come punto di partenza Irùn e quello portoghese che parte da Lisbona, passando da Coimbra e Porto, e arriva a Santiago dopo 700 chilometri.
Dove: Santiago de Compostela, Spagna

VIA FRANCIGENA. Nel lontano Medioevo la via Francigena o Romea rappresentava il principale percorso di pellegrinaggio religioso verso le città sante della cristianità Roma e Gerusalemme. I pellegrini potevano sostare a Roma sulle tombe dei Santi Pietro e Paolo oppure proseguire lungo il tracciato dell’antica Appia trainea fino ai porti pugliesi, dove era possibile imbarcarsi e raggiungere Gerusalemme. A nord, superate le Alpi, la Francigena si raccordava alla via Tolosana che conduceva a Santiago. Oggi, per attraversare le varie tappe basta acquistare la credenziale che permette di accedere alle strutture ricettive situate lungo il percorso. Tra gli itinerari più belli quelli da San Gimignano a Monteriggioni e da Pont Saint Martin a Ivrea. Senza dimenticare le Vie Francigene del Sud, che da Roma si spingono in Puglia, facendo tappa al Santuario di Monte Sant’Angelo per proseguire verso città portuali protese verso l’Oriente, in direzione Gerusalemme.
Dove: Tutta Italia

CAMMINO DI SAN BENEDETTO. Trecento chilometri da Norcia, alle propaggini dei Monti Sibillini, a Subiaco, nell’alta valle dell’Aniene, fino a Cassino, nella valle del Liri, attraversando i luoghi più significativi della vita di San Benedetto da Norcia. È il Cammino di San Benedetto, appunto, 16 tappe attraverso sentieri, carrarecce e strade a basso traffico, percorrendo valli e monti di Umbria e Lazio. Non soltanto un viaggio nel mondo benedettino, ma anche un pellegrinaggio sui luoghi di santi a volte popolarissimi, come Rita da Cascia, Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino.
Dove: Lazio e Umbria

CAMMINO CELESTE. Inaugurato nel 2006, il Cammino Celeste o Iter Aquilense, fa mettere in marcia ogni anno oltre 500 pellegrini che da Aquileia, patrimonio Unesco, arrivano al monte Lussari, nelle Alpi Giulie, dopo un percorso di 200 chilometri alla scoperta delle meraviglie della regione. Dieci tappe percorribili integralmente solo da giugno a settembre; d’inverno invece, a causa della neve solo le prime tappe sono praticabili. Il territorio del Friuli Venezia Giulia è a tratti impervio e il Cammino Celeste, nei suoi 200 km, prevede oltre 6.700 metri di salita e quasi 5.000 di discesa. Il segno distintivo del Cammino è Mariano, per questo si chiama Cammino Celeste, poiché unisce luoghi di antica devozione mariana; numerosissime sono lei icone, le edicole e le immagini di Maria, che accompagnano lungo la Via. E mentre si cammina e si procede, si può godere della presenza di piccoli gioielli artistici poco conosciuti, e grazie alla lentezza del passo si può osservare la modificazione del paesaggio: la laguna, la pianura, i fiumi, le cittadine, i vigneti nella zona del Collio, le diverse Valli con i rispettivi fiumi, i monti delle Prealpi e delle Alpi Giulie.
Dove: Friuli Venezia Giulia

MONT SAINT MICHEL. Sviluppatosi nell’VIII secolo sul modello di quello di Santiago di Compostela, il Cammino di Mont Saint Michel collega sette santuari, dall’Irlanda fino in Israele, uniti da una linea retta immaginaria, denominata Linea Sacra di San Michele, che per oltre 2.000 chilometri taglia l’Europa riunendo i luoghi sacri dedicati all’Arcangelo Michele. Lungo il cammino sono state create delle “insegne”, che dovevano rappresentare una testimonianza del pellegrinaggio effettuato al Monte; rimpiazzando quelle della conchiglia, comunemente associata a San Giacomo. La Linea Sacra di San Michele rappresenta il colpo di spada che l’Arcangelo inflisse al diavolo per rimandarlo all’inferno. Su questa linea sono disposti i tre Santuari più conosciuti al mondo dedicati a San Michele: Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in Val di Susa e Monte Sant’Angelo nel Gargano. I Santuari sono tutti alla stessa distanza.
Dove: Tutta Europa

CAMMINO DELLA SACRA FAMIGLIA. La fuga in Egitto per evitare che anche il bambino Gesù morisse durante la strage degli Innocenti voluta dal Re Erode: fu questo il percorso della Sacra Famiglia di Nazareth, oggi diventato patrimonio dell’Unesco. Secondo la tradizione, sono ben 25 i luoghi che Giuseppe, Maria e Gesù attraversarono nei primi anni di vita del bambino peregrinando in Egitto. Da Betlemme attraversando il deserto del Sinai per poi giungere fino in Egitto. Da qui arrivarono nella città di Tal Basta, per poi attraversare il Nilo e dirigersi verso Wadi El Natrun, passare per alcuni sobborghi dell’attuale città de Il Cairo, fino ad arrivare vicino Menfi. Sono solo alcuni dei luoghi e degli oltre 2.000 km che la famiglia di Gesù dovette percorrere per ben tre anni prima di ritornare sana e salva in Palestina e che oggi si sono trasformati in un cammino spirituale che ogni anno viene affrontato da una moltitudine di pellegrini.
Dove: Egitto

CAMMINO DEI TEMPLI. Il Cammino degli 88 templi è un percorso di 1200 km che guida lungo tutti i templi che il monaco buddista Kobo Daishi avrebbe visitato più di 1200 anni sull’isola di Shikoku. Contrariamente ad altri cammini, non c’è una direzione o un itinerario preciso da rispettare: per completarlo, in 60 giorni, basta visitare gli 88 templi, anche in modo non lineare. Il percorso più scelto è quello inverso che inizia da Ōkuboji (il tempio numero 88) e si conclude a Ryōzenji (tempio numero 1 nella foto).
Dove: Giappone

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Antonella Caporaso
Antonella Caporaso

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