Cuba accelera: stop a quarantena e test dal 7 novembre

20 Ottobre 11:04 2021 Stampa questo articolo

Cuba spinge sulle riaperture per ridare ossigeno al turismo e in attesa della riapertura ufficiale delle frontiere (il 15 novembre); il governo cubano ha tolto l’obbligo di quarantena per i viaggiatori internazionali già a partire dal 7 novembre. Lo ha dichiarato martedì il ministro del Turismo, Juan Carlos García, durante una conferenza stampa a L’Avana sulla preparazione del settore alla riapertura ufficiale.

Il ministro ha anche indicato che dal giorno 7 verrà eliminato anche l’obbligo di presentare un test Pcr negativo per coloro che arrivano in uno qualsiasi degli aeroporti dell’isola, sebbene debbano dimostrare di essere stati immunizzati con uno qualsiasi dei vaccini autorizzati dall’Oms.

I bambini al di sotto dei 12 anni non dovranno presentare alcun test Pcr o schema di vaccinazione all’arrivo nel Paese. Il governo, ha specificato il ministro, manterrà comunque la sorveglianza epidemiologica, nonché l’uso obbligatorio della mascherina negli aerostazioni e nel resto del paese.

La riapertura “controllata” dei servizi turistici risponde all’avanzata del tasso di vaccinazione contro il Covid-19 nel Paese, che entro novembre dovrebbe raggiungere oltre il 90% della popolazione.

Cuba ha sospeso i voli commerciali e charter nell’aprile 2020. Nell’ottobre dello stesso anno ha riaperto gli aeroporti, ma con una riduzione minima dei voli da Stati Uniti, Messico, Panama, Bahamas, Haiti, Repubblica Dominicana e Colombia.

Quanto ai viaggi dall’Italia, Cuba è stata inserita dalla Farnesina nella lista “E” , che comprende i Paesi verso i quali si può viaggiare solamente per motivi di urgenza lavorativa e personale, e non per turismo. L’ordinanza che ha dato luogo alla classificazione, scade il 25 ottobre, giorno in cui potrebbero cambiare gli status dei diversi Paesi del mondo per la Farnesina.

Prima della pandemia, il turismo rappresentava la seconda fonte ufficiale di entrate in valuta estera di Cuba e contribuiva a circa il 10% del prodotto interno lordo (Pil).

 

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