Crociere tra pandemia e futuro: il report Clia

Crociere tra pandemia e futuro: il report Clia
28 Gennaio 10:30 2022 Stampa questo articolo

Un calo di 5,8 milioni di crocieristi, pari a -81%. Adesso i numeri esatti dell’impatto globale della pandemia per le crociere nel 2020 ci sono. Sono contenuti nel report annuale “2022 State of the Cruise Industry Outlook” di Clia, che comunica i dati economici dello stop delle crociere e insieme sottolinea l’importanza del turismo crocieristico nel mondo, descrive il presente e guarda al futuro delle navi.

Dunque, -81% di imbarchi passeggeri nel 2020 rispetto all’anno record 2019, con un calo di 576.000 posti di lavoro supportati dalle crociere (-51%) e un decremento del contributo economico totale del settore del 59%, quantificato in 63,4 miliardi di dollari americani.

La principale associazione di categoria del settore crocieristico descrive anche la ripresa responsabile del comparto con protocolli collaudati e all’avanguardia, sottolinea il valore del turismo crocieristico tanto per le comunità locali quanto per le economie nazionali di tutto il mondo, e traccia i continui progressi del settore verso il raggiungimento della neutralità carbonica.

Oggi, grazie ai protocolli leader del settore, più del 75% della capacità delle navi da crociera oceaniche Clia è tornata in servizio; la stima è che si torni a un’operatività del quasi 100% entro il mese di agosto 2022.

«Il rapporto “2022 State of the Cruise Industry Outlook” offre l’opportunità di riflettere sulla strada fatta dal nostro settore, dato che le navi da crociera oceaniche Clia hanno accolto più di sei milioni di ospiti a bordo da quando hanno ripreso le operazioni nel luglio 2020 – dichiara Kelly Craighead, presidente e ceo di Clia – Mentre la nostra attenzione per la salute e la sicurezza rimane una priorità, il settore dimostra di essere anche all’avanguardia nella sostenibilità ambientale e nella gestione delle destinazioni. Il turismo costiero e marittimo rappresenta un importante volano dell’economia, e noi continuiamo a collaborare con le destinazioni crocieristiche per fare in modo che le comunità locali possano trarre vantaggi da un’attività turistica responsabile. I nostri membri stanno anche investendo in nuove tecnologie e nuove navi, perseguendo l’obiettivo di avere crociere a zero emissioni di carbonio entro il 2050».

Tra gli elementi analizzati, il valore del turismo crocieristico, sulla base della spesa nelle destinazioni di chi sceglie di viaggiare in crociera: per ogni 24 turisti si crea un lavoro a tempo pieno; ciascun passeggero spende una media pari a 750 dollari americani nelle città di scalo nel corso di una crociera della durata di una settimana; 6 turisti su 10 affermano di essere tornati in una città che avevano precedentemente visitato facendo tappa durante un soggiorno in crociera.

Il rapporto ha anche evidenziato che quasi l’80% dei crocieristi si candida a essere un repeater. La stessa percentuale di prima della pandemia.

Poi lo sguardo al futuro prossimo e agli anni a venire. Nel 2022 è previsto il debutto di 16 nuove navi oceaniche comprese cinque alimentate a Gnl e nove unità expedition. La flotta del 2022 sarà dotata al 100% di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue.

Ed entro il 2027: 26 nuove navi da crociera alimentate a Gnl, l’81% della capacità globale equipaggiata di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue; 174 navi dotate di impianti di alimentazione elettrica da terra.

Infine, una previsione: il volume dei passeggeri supererà i livelli del 2019 entro la fine del 2023.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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