Crociere, addio al buffet per Royal Caribbean e Tui

Crociere, addio al buffet per Royal Caribbean e Tui
21 Maggio 07:00 2020 Stampa questo articolo

La prima vittima illustre dello tsunami Covid-19 tra i servizi cult delle crociere è il buffet a bordo delle navi. L’addio a uno dei riti a bordo delle navi è stato annunciato da Michael Bayley, presidente e ceo di Royal Caribbean International: «Troppo rischioso consentire ai crocieristi di muoversi liberamente fra un tavolo e l’altro. Ma non significa che chiuderemo il nostro famoso Windjammer; più semplicemente lo utilizzeremo come un ristorante tradizionale, evitando code e contatti fra le persone».

Servizi al tavolo già pianificati anche per le crociere del Gruppo Tui che gestisce le flotte di Marella Cruises, Tui Cruises e Hapag-Lloyd Kreuzfahrten e del Gruppo cinese Genting Hong Kong che controlla i marchi Star Cruises, Dream Cruises e Crystal Cruises.

A eliminare i buffet a bordo delle navi aveva già provveduto, con un annuncio di qualche giorno fa, Virgin Voyages.

È presumibile che anche le navi di Costa e Msc (che vantava buffet aperti 20 ore su 24) rivedranno tutto il loro servizio di ristorazione, anche se su alcune navi come la Costa Smeralda, il buffet era stato già allestito in modalità differenti dal tradizionale self service.

Il distanziamento per i pranzi e le cene a bordo rappresentano, a detta degli esperti, sarà una delle priorità logistiche da rispettare per rilanciare il prodotto e trasmettere ulteriore sicurezza ai crocieristi.

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