Countdown per Bit: «La fiera dei contratti»

by Giorgio Maggi | 12 Ottobre 2018 10:00

«Continua la Rivoluzione Bit, un percorso iniziato tre anni fa e che ha restituito alla manifestazione il suo ruolo di piattaforma di riferimento per il business matching nel turismo in Italia». Manca ancora qualche mese all’edizione 2019 (dal 10 al 12 febbraio a Fieramilanocity-MiCo), ma Simona Greco, group exhibition director di Fiera Milano, ha già le idee molto chiare. «Il primato di Bit è confermato dalla viva voce degli operatori: l’86% degli espositori intervistati in una survey indipendente ha dichiarato di avere ottenuto nuovi contatti in fiera, mentre il 91,1% dei buyer considera importante la manifestazione e l’84,5% vede l’opportunità di chiudere contratti».

Come sarà organizzata la prossima edizione?
«A Bit 2019 si consolideranno le aree già apprezzate durante le scorse edizioni: A Bit of Taste, area dedicata al turismo enogastronomico; I Love Wedding riservato al segmento viaggi di nozze e destination wedding; Bit4Job per il recruiting nel settore turistico; BeTech, area riservata a digitale e tecnologia; Mice, dove espositori della meeting industry potranno incontrare buyer specializzati».

Quali iniziative dedicate alle agenzie di viaggi?
«Gli agenti di viaggi sono da sempre gli interlocutori privilegiati di Bit e possiamo dire con orgoglio che il nostro impegno al loro fianco ha contribuito a preservare il ruolo dell’intermediazione in Italia, a differenza di altri mercati, aiutando la categoria a trasformarsi in consulenti a tutto campo. Anche a Bit 2019 daremo grande spazio alla formazione e alle tematiche più interessanti, attraverso un ricchissimo panel di convegni, che prevedrà almeno 70 incontri durante i giorni di manifestazione. A Bit 2018, solo per fare un esempio, si sono registrati 7.774 partecipanti agli eventi, con un grande riscontro per i nuovi appuntamenti nelle aree tematiche».

Come stanno andando le adesioni degli espositori?
«Per la natura dinamica, tanto del settore, quanto della manifestazione, le adesioni a Bit tendono a crescere esponenzialmente man mano che ci si avvicina alle date. Ad oggi registriamo già numerose conferme di qualità, tra gli altri Repubblica Dominicana, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sardegna, Space Hotels, Nicolaus, Geco, Acampora. I numeri sono in linea con quelli della scorsa edizione nello stesso periodo e contiamo di consolidarli avvicinandoci alle date di manifestazione».

Quali saranno i nuovi strumenti per fare business?
«Tra i fattori che contribuiscono al primato di Bit, c’è sicuramente il grande investimento sui buyer italiani e internazionali, questi ultimi selezionati attraverso un’attenta azione di scouting on field in Italia e all’estero, e sempre assicurando un rilevante turnover. L’anno scorso i buyer sono stati oltre 1.500 da 79 Paesi, in particolare da Centro e Sudamerica, Middle East, Est Europa, India, Russia e Stati Uniti. Quest’anno, poi, per la prima volta è arrivato l’importante riconoscimento della Trade Fair Certification da parte del United States Department of Commerce degli Stati Uniti, che certifica Bit come piattaforma idonea per la aziende del mercato americano. Un altro fattore importante è la disponibilità di una piattaforma tecnologica di business matching tra le più avanzate e dettagliate nel panorama fieristico. Basti pensare che nella scorsa edizione il nostro sistema ha consentito di organizzare ben 14.673 business match prenotati ed effettuati in fiera».

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