Così Gardaland si prepara a riaprire in sicurezza

by Redazione | 22 Aprile 2020 15:19

Gardaland è già ai nastri di partenza per l’operazione “Riapertura in sicurezza”: sarà una trasformazione radicale per far fronte alla Fase 2 e con il Gardaland Resort, che dispone di una superficie di 600mila metri quadrati (equivalenti a oltre 55 campi da calcio), c’è già una prima garanzia per il distanziamento sociale.

Gli ampi spazi a disposizione, combinati a un numero controllato di accessi, a una selezione delle attrazioni e degli spettacoli disponibili, rigorosamente outdoor, e all’applicazione di un severo protocollo di sicurezza, saranno le variabili che il team di Gardaland intende ottimizzare per mettere  in sicurezza il Parco Divertimenti  che è tra i big player nell’entertainment in Italia.

«Dal punto di vista operativo – spiega il ceo Aldo Maria Vigevani – Gardaland ha preparato un programma articolato, modulato in funzione delle direttive e dei diversi scenari che contempli contemporaneamente la tutela della salute e le esigenze del divertimento. In particolare, stiamo lavorando a un protocollo di sicurezza, supportati da collaborazioni con enti ed esperti nel campo, per gestire tutti gli aspetti operativi così da minimizzare il rischio per i nostri dipendenti ed i nostri ospiti. Saremo la struttura italiana apripista nel mondo del divertimento».

SICUREZZA E INGRESSI A NUMERO CHIUSO. Il primo step riguarda la voce sicurezza: verrà adottato un attento controllo del numero giornaliero degli ingressi al fine di garantire la sicurezza degli ospiti attraverso il distanziamento sociale. A tal fine e per ridurre al minimo gli assembramenti, verrà incentivato l’acquisto online sul sito di biglietti di ingresso a data prestabilita. Anche gli abbonati e i possessori di altri biglietti speciali e promozionali saranno invitati a prenotare in anticipo la visita. Verrà dunque adottato un numero chiuso giornaliero.

PREVENZIONE E PROTEZIONE. All’entrata del parco, verrà misurata la temperatura corporea a dipendenti e visitatori.  Ospiti e dipendenti verranno forniti di dispositivi di protezione, mascherine o schermi a seconda delle necessità. Nelle diverse aree verranno installati distributori di igienizzante per le mani e inoltre il parco effettuerà giornalmente la sanificazione dei locali e delle attrazioni  con l’igienizzazione delle superfici.

DISTANZIAMENTO SOCIALE E SOLO ATTRAZIONI ALL’APERTO. Altro step d’obbligo è legato alla fruizione delle attrazioni all’aperto, sia acquatiche che all’asciutto, con il supporto di misure di sicurezza volte a mantenere l’opportuno distanziamento dei visitatori, sia durante l’attesa sia lungo il percorso. Almeno in un primo momento, tutte le attrazioni, teatri e servizi indoor resteranno chiusi. L’apertura di attrazioni, ristoranti e negozi – che continueranno a proporre la consueta offerta caratteristica di Gardaland – sarà quindi scaglionata, verrà aumentata la distanza tra i visitatori grazie all’utilizzo di file alternate sia sulle attrazioni che nei ristoranti, mentre gli spettacoli, compresi gli show live 44 Gatti Rock Show e Aqua Fantasia, novità 2020, saranno tutti rigorosamente outdoor.

«La riapertura di Gardaland Resort sarà certamente una benefica scossa al turismo del lago di Garda – sottolinea Vigevani – in grado di coinvolgere in una situazione di normalità oltre 800 lavoratori stagionali e un indotto stimato di 350 strutture tra le quali alberghi, campeggi, b&b, pizzerie, ristoranti che regolano la stagione di apertura seguendo anche il calendario del parco».

Nel frattempo, all’interno della struttura alcune attività non si sono fermate: l’azienda ha sfruttato gli ammortizzatori sociali consentiti e i 230 dipendenti degli uffici centrali hanno effettuato lavoro in smart working a rotazione con i supporti tecnologici messi a disposizione dall’azienda.

«Altre figure sono state impiegate a rotazione in loco all’interno del resort, in quanto indispensabili per garantire la continuità della gestione anche a parco chiuso – aggiunge il ceo – A partire dal Gardaland Sea Life Aquarium, che ospita creature che necessitano di controlli e nutrimento quotidiano, e infatti qui i trainer e gli acquaristi sono rimasti operativi. Come attivo è rimasto il servizio di sorveglianza e quello di manutenzione delle attrazioni e della cura del verde».

Una macchina operativa, dunque, già pronta e in attesa solo di avere una precisa tempistica circa l’avvio della stagione. «Al momento non possiamo fare previsioni sulla data di apertura, per ovvi motivi – conclude – Ma confidiamo di non perdere l’intera stagione e di ripartire in estate, coinvolgendo al 100% la struttura organizzativa con i 230 dipendenti a tempo indeterminato e riassumendo stagionali per la gestione delle attrazioni, dei negozi, dei punti foto e per la ristorazione. Contiamo davvero di rilanciare la stagione di Gardaland il prima possibile».   

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