Cortina apripista della stagione estiva in Veneto

Cortina apripista della stagione estiva in Veneto
03 Giugno 09:13 2020 Stampa questo articolo

È stata Cortina, località di punta dell’offerta alpina del Veneto, a fare da apripista nella ripartenza turistica della regione con la riapertura degli impianti di risalita in montagna già dal 30 maggio.

A comunicarlo è Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto, che ha definito l’attivazione degli impianti di risalita a Cortina come «un bel segnale per il Veneto e per tutto il turismo italiano». Dopo mesi molto difficili, il rilancio in sicurezza dei prodotti della famosa destinazione fanno ben sperare nell’arrivo dei turisti.

«Sono molto fiducioso perché i segnali che ci stanno arrivando dal mercato domestico e quelli esteri di prossimità, quali Austria e Germania, sono molto incoraggianti, soprattutto se si considera che questi bacini costituiscono 2/3 del totale di turisti stranieri che giungono in Veneto. Stiamo lavorando con il governo austriaco non solo per mantenere il corridoio per i viaggiatori tedeschi, ma anche per gli stessi austriaci», continua l’assessore.

Oltre agli impianti di risalita, si sta procedendo anche al ritorno in attività, in totale sicurezza, dei rifugi alpini. «C’è già tanta richiesta tra i turisti austriaci e tedeschi di soggiornare nella nostra regione ed è un bel segnale per tutti. Abbiamo anche in vista una campagna promozionale che partirà la prossima settimana, con un messaggio molto chiaro: Veneto regione Covid free. Ma ci vuole tanta prudenza, sia da parte degli operatori che degli stessi clienti», conclude Caner.

Soddisfazione espressa anche dal Sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina: «In questo periodo di tensione abbiamo avuto una grande aggregazione tra gli operatori turistici del territorio e questa è stata la nostra forza. Ciò spiega perché siamo i primi nell’arco alpino a riaprire. L’obiettivo è quello di dare un messaggio forte a tutti gli altri colleghi della filiera turistica, sia del prodotto montano che dell’incoming in generale e a tutti gli operatori partner esteri».

L’amministrazione locale si è mossa anche per quanto riguarda l’adozione di misure concrete a sostegno del comparto. «Abbiamo deciso di incassare la tassa di soggiorno raccolta dagli operatori nei primi mesi del 2020, soltanto il prossimo anno, per dar loro un po’ di liquidità; così come abbiamo già  previsto altre agevolazioni quali la cancellazione della Tari per l’attuale trimestre», continua il sindaco.

Ci sono quindi tutte le premesse per ripartire con un cauto ottimismo grazie anche al distanziamento sociale che l’offerta montana garantisce, oltre alla possibilità di fare trekking, escursionismo e altre peculiarità degli ambienti alpini che possono favorire la scelta dei clienti. «Per l’immediato futuro, conto anche sull’effetto rimbalzo, con una forte spinta a viaggi, vacanze e soggiorni tra il 2021 e 2022di cui beneficeremo anche noi», conclude Ghedina.

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