Corsa al passaporto sanitario
dall’Europa agli Stati Uniti

Corsa al passaporto sanitario <br>dall’Europa agli Stati Uniti
29 Marzo 10:34 2021 Stampa questo articolo

Dal 15 giugno in Europa verrà introdotto il Digital Green Certificate, il tanto atteso pass per viaggiare dentro l’Ue: parola del commissario per il mercato interno, Thierry Breton, che ha annunciato anche per metà luglio la fatidica data del raggiungimento dell’immunità di gregge in Europa. Nel frattempo, però, anche l’amministrazione Biden negli Usa sta lavorando alla messa a punto di un passaporto vaccinale federale che consenta agli americani di dimostrare il loro status per poter viaggiare in tutti gli States, ma anche all’estero.

COME FUNZIONA IN EUROPA. In un’intervista rilasciata a Rtl e Le Figaro, il commissario francese Breton ha affermato «con certezza» che altre 360 milioni di dosi di vaccini anti Covid saranno consegnate in Europa alla fine del secondo trimestre, vale a dire entro giugno, e altre 420 milioni a metà luglio. Qunindi Breton ha circostanziato gli annunci delle due date per il via libera ai viaggi all’estero (15 giugno per il Green Digital Certificate e 14 luglio per immunità di gregge, ndr)

L’accelerazione per il varo del cosiddetto “Covid Pass” è frutto anche del pressing esercitato da alcuni stati del Sud Europa a maggiore vocazione turistica, tra questi Grecia e Spagna.

Nel dettaglio il prototipo del documento sarà reso disponibile sia in formato cartaceo sia digitale in ogni Paese dell’Ue, dotato di un codice QR, e conterrà l’indicazione sul tipo di vaccino ricevuto. Lo stesso presidente del Parlamento Ue, Davide Sassoli, ha confermato che l’assise europea lo voterà in via definitiva il prossimo 26 aprile.

Per chi non ha ancora o non ha voluto effettuare il vaccino contro il Covid-19, però, non ci saranno limiti alla circolazione, ma il Green Digital Certificate potrà includere il risultato dell’ultimo tampone effettuato. Indicherà in sostanza lo status dei singoli individui dal punto di vista pandemico, ad esempio se si è stati portatori del virus e “se si hanno anticorpi”.

Il documento potrà essere richiesto per prendere un aereo, per partecipare a eventi o per entrare in un luogo pubblico. Breton ha pure chiarito che al momento non è prevista l’obbligatorietà del documento poiché in  mancanza del certificato sarà sufficiente presentare, ove richiesto, un test negativo al Covid, come peraltro già oggi succede per molti spostamenti all’interno dell’Unione europea.

LE MOSSE NEGLI STATES. Negli Usa, secondo il Washington Post, il passaporto al vaglio dell’amministrazione Biden sarà anche qui gratuito e disponibile sotto forma di app per il cellulare. Chi non ha uno smartphone potrà invece stampare il documento. L’app, messa a punto  grazie alle sinergie con alcune aziende private, offrirà anche in questo caso un codice a barre o un Qr code.

Dopo lo Stato di New York, primo a lanciare una specie di pass vaccinale a livello sperimentale, anche Washington sta cercando uno strumento unico per tutti i cittadini a partire dalla data simbolo del 4 luglio, indicata dallo stesso Joe Biden come il giorno “dell’indipendenza dal virus” con il completamento delle vaccinazioni per tutta la popolazione statunitense.

Il pass che ha i mente la Casa Bianca è anche una risposta alla pratica che molte aziende del travel stanno mettendo in atto: un numero crescente di compagnie di crociere, società sportive, residence e strutture stanno già richiedendo una prova di vaccinazione a ospiti e clienti.

Uno dei maggiori problemi che dovrà affrontare l’amministrazione Usa, infatti, sarà proprio quello di dover uniformare un gran quantità di iniziative locali e nazionali di “passaporto vaccinale”. A questo si aggiungono anche le garanzie che il pass dovrà dare su privacy e sicurezza dei dati, tema che già in Europa ha scvat4nato un ampio dibattito.

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Andrea Lovelock
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