Coronavirus, italiani respinti a Mauritius

by Redazione | 24 Febbraio 2020 11:47

L’effetto dell’emergenza Coronavirus colpisce anche gli italiani in viaggio all’estero. La Repubblica di Mauritius ha annunciato, infatti, l’interdizione all’accesso ai viaggiatori italiani residenti in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Secondo la comunicazione rilanciata dall’Unità di Crisi della Farnesina, quindi, tutti i passeggeri che abbiano viaggiato (o anche solo in transito) negli ultimi 14 giorni nelle regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (o in Cina o in Corea del Sud) potranno entrare a Mauritius ma saranno sottoposti a quarantena.

La restrizione segue di poche ore la medesima misura che le autorità di Mauritius hanno adottato nella mattinata di lunedì 24 febbraio scegliendo di non far sbarcare circa 40 viaggiatori provenienti dalle regioni Lombardia e Veneto a bordo del volo Alitalia (a bordo in totale 300 passeggeri).

L’accesso all’isola gli sarebbe stato consentito solo se avessero accettato un periodo di quarantena in due ospedali della capitale. Nessun problema, invece, per i passeggeri italiani provenienti dalle altre regioni.

Alitalia, in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, ha predisposto il rientro immediato dei passeggeri respinti, nonostante nessuno di loro abbia dichiarato “sintomi di qualsivoglia malessere”.

“Poiché le autorità locali potrebbero estendere le misure di controllo anche ad altre categorie di passeggeri, con scarso o nessun preavviso”, il ministero degli Esteri “raccomanda di effettuare sempre verifiche con il proprio tour operator e con le compagnie aeree e di monitorare il sito web Viaggiare Sicuri prima di intraprendere il viaggio”.

In Madagascar, invece, sempre le autorità locali hanno annunciato che si riservano inoltre la facoltà di adottare varie misure restrittive nei confronti di tutti i viaggiatori, inclusi i viaggiatori italiani. Le misure possono andare dall’effettuazione di test, alla quarantena obbligatoria, sino al respingimento alla frontiera.

In Romania, infine, già da domenica 23 febbraio le autorità stanno adottando “misure di controllo e quarantena domiciliare di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dalle località colpite dal coronavirus in Italia, nella regione Veneto e provincia di Lodi, o che abbiano viaggiato in queste località nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Romania”.

Nel frattempo, in Italia, Federcongressi&Eventi, l’associazione dell’industria italiana dei congressi e degli eventi, rimanda la propria convention nazionale che si sarebbe dovuta svolgere dal 24 al 25 febbraio a Treviso e lancia l’allarme per l’ingente danno economico che le ordinanze emesse dalle Regioni per fronteggiare Coronavirus stanno avendo sulle imprese del settore e sull’indotto economico delle destinazioni

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