Coronavirus, come funziona l’autocertificazione per gli spostamenti

Coronavirus, come funziona l’autocertificazione per gli spostamenti
10 Marzo 12:18 2020 Stampa questo articolo

È entrato in vigore martedì 10 marzo il nuovo dpcm secondo cui l’Italia diventa, totalmente, zona protetta. Una misura necessaria per tentare di contrastare la diffusione del coronavirus, e che per gli spostamenti dalla propria residenza verso altri luoghi prevede un’autocertificazione, scaricabile qui.

Secondo il decreto firmato dal premier Conte, infatti, ci sono solo tre motivazioni per poter intraprendere un viaggio: ci si può muovere per motivi di lavoro, di salute o per stretta necessità (vale a dire l’approvvigionamento alimentare).

In particolare, per i viaggi è dunque indispensabile l’autocertificazione, che va compilata ed esibita al momento del controllo, che può essere in aree come le stazioni, gli aeroporti, in autostrada o anche nei porti. Inoltre è bene ribadire che la veridicità dell’autocertificazione potrà essere verificata con controlli immediati o successivi, ma in assenza di una valida motivazione scatteranno sanzioni pesanti che possono valere una multa di circa 200 euro o anche l’arresto fino a 3 mesi.

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