Convention Bureau Roma e Lazio, cancellati già 300 eventi

Convention Bureau Roma e Lazio, cancellati già 300 eventi
03 Marzo 08:25 2020 Stampa questo articolo

Dall’inizio della diffusione del Covid-19 nel Nord Italia, per i soci di Convention Bureau di Roma e Lazio, sono oltre 300 gli eventi annullati e oltre 100 quelli rinviati, per una perdita stimata intorno all’80% del totale degli eventi dei soci vanificando l’impegno profuso e le legittime aspettative di crescita.  Le perdite investono tutta la filiera dei servizi così come le location per gli eventi, attesi nei centri congressi, nella fiera, negli hotel del territorio.

I dati si riferiscono a cancellazioni e rinvii avvenuti in queste ultime due settimane con effetti devastanti da marzo fino a fine settembre, ma mutano di giorno in giorno, registrando un danno sempre maggiore. Crescono, infatti, le aziende all’estero che stanno inserendo l’Italia in black list e, con essa, Roma e il territorio regionale.

«Roma e il Lazio si trovano in una condizione da cui usciremo moltiplicando il nostro impegno, ma non possiamo nascondere le difficoltà – afferma il presidente del Convention Bureau Roma e Lazio Onorio Rebecchini – essendo la meeting industry un settore con una lunga gestazione delle gare per la conquista di congressi o eventi internazionali; ora servirà la collaborazione di tutti, specie delle Istituzioni, per recuperare la fiducia della nostra potenziale clientela, investendo sulla brand reputation».

Le Istituzioni, anche locali, devono sostenere le difficoltà degli operatori, prima che il sistema collassi, e agevolare la ripresa delle attività, appena sarà possibile, «riducendo lungaggini burocratiche e veti, spesso immotivati, che a volte ci rendono meno competitivi», conclude Rebecchini.

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