Contagio e infortunio sul lavoro, le preoccupazioni di Federturismo

Contagio e infortunio sul lavoro, le preoccupazioni di Federturismo
30 Aprile 07:00 2020 Stampa questo articolo

Il contagio da Covid-19 come infortunio di lavoro è l’ultima pesante tegola per le imprese: lo denuncia Federturismo che tra le pieghe del Decreto Cura Italia ha rilevato la pesante insidia replicando in una nota che “il contagio da Covid 19 non può essere considerato come un infortunio sul lavoro”.

L’articolo 42 del Decreto, al comma 2, prevede infatti che se un lavoratore viene contagiato dal Covid-19 il caso viene iscritto nel registro dell’Inail come infortunio sul lavoro. Quindi nel momento in cui l’Inail riconosce un infortunio sul lavoro al lavoratore, quest’ultimo può rivalersi nei confronti del datore.

«Alla preoccupazione per la crisi e per le perdite economiche già pesantissime – sottolinea la vice presidente di Federturismo-Confindustria Marina Lalli – si aggiunge anche quella della responsabilità di cui si dovranno fare carico i datori di lavoro in caso di un malaugurato contagio. Si tratta di una  prescrizione pericolosissima soprattutto per le aziende del settore turistico frequentate non soltanto dai dipendenti ma dai clienti».

Per poter riaprire è necessario avere ben chiaro quali sono le regole da seguire in modo da rendere altrettanto chiaro quali sono le responsabilità dell’impresa. «L’incertezza su questi punti rende impossibile ipotizzare una riapertura, stimandone costi e benefici», conclude la vice presidente.

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