Confturismo scrive al Mibact: “Sostegno alle pmi del turismo”

Confturismo scrive al Mibact: “Sostegno alle pmi del turismo”
09 Aprile 15:43 2020 Stampa questo articolo

Confturismo Confcommercio ha inviato una lettera al Mibact tramite cui si vuole rappresentare in modo più ampio la filiera italiana del turismo sottolineando, in particolare, l’importanza di un sostegno mirato per le Pmi.

“Il rilancio dell’economia del Paese – si legge nella lettera a cui hanno aderito anche Fiavet, Anbba, Confguide e Fipe – non sarà esclusivamente a opera di grandi giganti del mondo finanziario, ma di quel tessuto produttivo da sempre accusato con snobismo di nanismo imprenditoriale, cui si deve la più grande fetta del Pil italiano. Nessuno dovrà essere lasciato indietro, non le piccole agenzie di viaggi dell’ultima provincia italiana, non il bar del cappuccino quotidiano, non le piccole case vacanza e non le guide che hanno studiato e lottato per raggiungere la loro posizione e sono ora ferme in attesa di 600 euro”.

“Sappiamo bene che il ruolo di ciascuna delle categorie di imprese e professionisti rappresentate – e del settore nel suo complesso – sarà fondamentale nel rilancio del Paese al termine della crisi in corso: forse il più importante, in considerazione della trasversalità economica che da sempre caratterizza il turismo”, proseguono, avvertendo come per la completa ripresa ci sarà bisogno “che il sistema si presenti integro, evitando che grandi gruppi della finanza mondiale, che da tempo hanno puntato gli occhi su questa nostra grande risorsa nazionale, possano compiere agevolmente campagne di acquisizione a basso costo, trasferendo così nel Pil di altri Paesi una parte cospicua del valore aggiunto che il turismo italiano genera”.

Di tutta evidenza, quindi, “la necessità di un intervento urgente a supporto delle categorie più direttamente coinvolte: attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere, pubblici esercizi come ristoranti, bar e locali di intrattenimento, attività dell’intermediazione come agenzie di viaggi e tour operator, stabilimenti balneari, porti turistici e professionisti come guide e accompagnatori turistici”, ribadisce la lettera giunta al Mibact.

Inoltre, riguardo ai decreti legge n°9 e n°18, che introducono lo strumento del voucher, “si tratta di un titolo che comunque rappresenta un impegno nei confronti del consumatore e che sarebbe opportuno garantire in maniera adeguata – fanno osservare i firmatari della missiva – Infatti, anche limitandosi al solo caso dei pacchetti di viaggi e dei servizi turistici collegati, per i quali è prevista per legge l’esistenza di fondi di garanzia a copertura dei casi di insolvenza o fallimento dell’organizzatore o del venditore, i voucher emessi non possono essere inseriti in tale garanzia. Questo in quanto il sistema attuale, nato dalla riforma del 2015, non prevede la situazione contingente, che pone contestualmente a dura prova l’operatività di tutte le imprese del comparto. Restano poi al di fuori di quest’ultima casistica i voucher emessi dagli operatori del ricettivo”.

In definitiva questo comporta la necessità di un intervento straordinario, fuori dagli schemi fino ad ora adottati, “per la costituzione di uno o più fondi di emergenza dedicati al settore”. Infine, le associazioni chiedono di aprire con urgenza un tavolo tecnico, con l’eventuale partecipazione dei rappresentanti di altri dicasteri da coinvolgere nell’iniziativa, per affrontare il tema e individuare le soluzioni più adeguate da adottare.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore