Confindustria Alberghi: cresce l’occupazione, ma Roma arretra

03 Gennaio 11:09 2018 Stampa questo articolo

Occupazione delle camere in crescita (+3,1%) e vistoso incremento degli ospiti stranieri: questi i due dati eclatanti nel bilancio 2017 di Confindustria Alberghi, a seguito delle elaborazioni del suo Osservatorio curato da Str. Nei primi 11 mesi dello scorso anno, il  tasso di occupazione è salito al 70,3%. Un quadro ancora più positivo se si calcola il buon andamento delle presenze in queste giornate di festa di fine anno.

Ma ci sono alcuni distinguo. Analizzando le singole realtà emergono significative differenze. Milano, Firenze, Bologna e Venezia registrano risultati migliori rispetto al 2016, mentre Napoli e Torino sono fermi sui livelli dello scorso anno. Roma evidenzia un rallentamento con un -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Significativo il dato sul turismo internazionale. Se il mercato domestico appare in netta ripresa dopo gli anni bui della crisi con un +5,1%, Eurostat conferma la crescita del +5,8% dei turisti stranieri negli alberghi Italiani. Incrementi confermati anche sul fronte delle spese con il +7% registrato da Banca d’Italia già nei primi nove mesi dell’anno e il +8% di Global Blue per gli acquisti tax free.

Una tendenza che dovrebbe confermarsi anche nei mesi a venire secondo quanto emerge dai dati TripAdvisor che hanno registrato nel 2017 una significativa crescita delle ricerche internazionali verso l’Italia (+11%). In testa gli inglesi con uno share del 15,9% sul totale delle ricerche, seguiti da americani al 15,3% e tedeschi all’11%. In forte crescita le ricerche sull’Italia da Olanda +42%, Francia +28% e Belgio +22%.

A questo quadro sfugge la sharing economy che pure ha caratterizzato il 2017. Gli unici dati sono quelli delle rilevazioni di AirDnA che evidenziano un fenomeno di dimensioni importanti e in ulteriore crescita, con oltre 318mila appartamenti offerti sulla sola piattaforma Airbnb (+22% rispetto all’anno precedente), un tasso di occupazione del 41% (+17% rispetto al 2016) e una tariffa media di 130 euro (+15%).

«È stato un anno nel complesso positivo – commenta Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi – ma la ripresa va consolidata anche con una maggiore distribuzione dei flussi sul tutto il territorio nazionale. Le prospettive dei mercati internazionali sono buone, ma dobbiamo ancora lavorare per rispondere alle esigenze di una domanda sempre più articolata e attenta. Credo anche che alcune iniziative come l’Anno dei borghi, il maggiore coordinamento tra Regioni, Mibact ed Enit, anche con il varo del Piano Strategico, abbiano contribuito a rinnovare la percezione dell’Italia all’estero. C’è ancora da fare. Il tax credit che supporta le aziende impegnate nella ristrutturazione e riqualificazione ha visto aumentare la platea dei beneficiari, ma non le risorse che pure erano già insufficienti. Su questo sarà necessario intervenire, così come sul tema della sharing economy, un vero e proprio mercato parallelo che si sviluppa in assenza di regole e di controlli».

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