Confindustria Alberghi bacchetta il governo: “Così non riapriamo”

Confindustria Alberghi bacchetta il governo: “Così non riapriamo”
11 Maggio 10:26 2020 Stampa questo articolo

Confindustria Alberghi ha espresso “sconcerto per le bozze che stanno girando in queste ore del decreto Rilancio”, visto che “al 10 maggio ancora non ci sono misure concrete e capaci di sostenere un settore che in questo momento vede il 97% del proprio personale in cassa integrazione”.

L’associazione descrive in una nota ufficiale la “situazione drammatica cui gli imprenditori stanno facendo fronte in questi mesi da soli, ma in assenza di interventi consistenti e soprattutto veloci, non sarà possibile pensare alla riapertura”.

Secondo gli albergatori, la stagione estiva poteva segnare un “primo timido passo verso la ripartenza, un recupero almeno parziale di quelle decine/centinaia di migliaia di lavoratori che vivono oggi degli ammortizzatori sociali”.

Una stagione che sarebbe certamente in perdita, “ma comunque un’opportunità per interrompere un fermo che dura ormai da quasi tre mesi e ricominciare un lento percorso di ritorno alla normalità per le imprese e per i cittadini”.

Invece Confindustria Alberghi sottolinea che “così non è possibile e saranno molti gli alberghi che non riapriranno”, poiché “la situazione economica per le aziende del settore è drammatica, dal dl Liquidità ancora non si vedono effetti, ci hanno detto che sarebbe stato emanato un protocollo per la riapertura in sicurezza, ci siamo fatti parte attiva e abbiamo presentato noi, con le altre associazioni una proposta, ma ancora oggi non abbiamo ricevuto risposte e nulla è stato detto agli operatori”

Si tratta di adeguamenti costosi e complessi che richiedono tempo per essere organizzati e implementati. “Non si può pensare che le aziende possano attivarsi dalla mattina alla sera – continua la nota – Se vogliamo dare la possibilità di fare qualche giorno di vacanza agli italiani le scelte vanno fatte adesso. Se vogliamo che le aziende alberghiere in Italia sopravvivano, gli interventi vanno fatti adesso. A queste condizioni l’estate è a rischio, l’intero settore è a rischio”.

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