Classico e immersivo: il marketing di Msc

24 Aprile 07:00 2018 Stampa questo articolo

Un po’ tradizionale, un po’ digital. Ha due volti il marketing di Msc Crociere, che affronta il mercato mettendo nelle mani delle agenzie di viaggi – concept store e Msc Book a parte – due armi tra loro diverse ma complementari: il catalogo 2019/20, proseguendo sulla via dell’advanced booking; e il configuratore immersivo in realtà virtuale, ultimo gioiello di casa Aponte che consente di configurare la propria crociera con i movimenti delle mani su uno schermo olografico. Punto per punto, tocca al country manager Leonardo Massa riepilogare le scelte di distribuzione, in viaggio su una corsia preferenziale attraverso i network di casa Bluvacanze e Vivere&Viaggiare.

Quali sono gli strumenti principali offerti alle adv?
«Investiamo tanto in locandine, totem, foto e cartelloni. Oltre a questo, essere in grado di fornire agli agenti una programmazione anticipata come quella 2019/2020, credo sia un segnale importante per loro, un valore aggiunto. Stiamo parlando di un catalogo che comprende nuove destinazioni come la Groenlandia, il ritorno dell’Israele, la seconda World Cruise e la Ocean Cay Marine Reserve, l’isola privata di Msc nei Caraibi, proseguimento naturale delle navi che vi attraccheranno. Inoltre, basterà inquadrare una qualsiasi pagina del volume con la videocamera del proprio smartphone o tablet perché vengano attivati contenuti multimediali sugli argomenti trattati».

Come funziona il configuratore immersivo?
«Per avere un’idea di questo strumento basta pensare a Minority Report, film con Tom Cruise. Si tratta di una soluzione alla quale si può accedere scaricando l’app gratuita Msc360Vr e una volta collegati – non è indispensabile avere il visore – si può visitare la nave scelta entrando, ad esempio, anche dentro le specifiche cabine. Conclusa l’esperienza, si riceverà un preventivo personalizzato, da prenotare in adv entro 24 ore».

E la storia dei mistery client?
«L’ho letta sui social e ho preso subito le distanze. In passato i mistery client li abbiamo utilizzati, ma adesso non facciamo uso di questo strumento».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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