Centinaio: «La road map del ministero del Turismo»

24 Luglio 16:18 2018 Stampa questo articolo

Da qualche giorno la delega c’è e adesso arrivano anche gli obiettivi: vigilare, collaborare con le Regioni e le autonomie locali, restituire leggi certe, riportare il turismo in posizione centrale esaltando il binomio con l’enogastronomia, dare all’Enit una prospettiva di lungo termine. «Fare bene e una volta per tutte». Conclude così la presentazione delle linee programmatiche il ministro delle Politiche Agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio davanti alle Commissioni attività produttive riunite di Camera e Senato.

Il ministro parte dai numeri: in Italia il settore rappresenta il 13% del Pil, con un impatto occupazionale del 14% e prospettive di crescita annua globale del 3,4%. Un ambito su cui vale la pena puntare, insomma.

«Il turismo non è un settore ancillare ma trasversale che deve dialogare continuamente con gli altri, e necessita di un’alta capacità imprenditoriale – dice Centinaio – L’obiettivo del governo M5S-Lega è riportarlo in posizione centrale, visto che era finito in coda al ministero delle Attività culturali. Oggi il settore è inserito in un dicastero solido quale il Mipaaft, che genera reddito, occupazione e ne condivide alcune problematiche e la gestione su base regionale». L’obiettivo per Centinaio, è quello di «arrivare nei prossimi anni a un vero e proprio ministero del Turismo».

Il ministro insiste sull’opportunità di questa novità amministrativa, politica e strutturale, presentandola come l’operazione «non più facile, ma più razionale» e ribatte sul dialogo fondamentale con le autonomie regionali «già avviato la scorsa settimana con l’incontro con gli assessori nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni» alla ricerca delle sinergie che valorizzino il Made in Italy nel turismo e nell’agricoltura. «Distretti del cibo accanto a quelli turistici, con tradizione e innovazione che si fondono per riportare l’Italia al centro, senza dimenticare la collaborazione tra pubblico e privato», aggiunge Centinaio.

Ecco i punti programmatici presentati alle commissioni:

ENIT, LA CASA DEL TURISMO. L’Ente, alla soglia del compimento dei 100 anni, per il ministro ha perso la visione di Nitti che lo riteneva strumento principale di promozione turistica. «Oggi si fatica a focalizzare obiettivi e costi. Bisogna ripartire dalla vigilanza, con uno strumento giuridico che ripristini una macchina che non funziona, per cui siamo già al lavoro con un team». Per Centinaio le iniziative intraprese finora hanno avuto carattere spot, mancando di pianificazione e prospettiva.

Il lavoro che il Mipaaft vuole portare avanti punta sull’ottica di brand nazionale: nonostante le tante diversità italiane è proprio la rete nazionale a dover recuperare credibilità. Quindi l’Enit diventerà la casa del turismo, ne ospiterà il Dipartimento, e dovrà essere il centro di una strategia organica, con il supporto delle regioni. Diventa fondamentale anche la collaborazione con il ministero degli Affari esteri (Maeci) per far recuperare competitività alla rete internazionale.

LA VIA DIGITALE. Uno degli obiettivi è rendere i numeri realmente utili e fare una valutazione reale dei flussi. «In questo Paese non si riesce nemmeno a stimare il sommerso –  commenta Centinaio – Il nuovo approccio del Mipaaft coinvolgerà Regioni, Istat, Banca d’Italia, Interno ed Esteri. Con un vero monitoraggio scopriremo che l’Italia occupa posizioni diverse per flussi turistici da quelle che immaginiamo». Inoltre Centinaio ricorda che vanno sfruttate meglio le opportunità della trasformazione digitale. Va implementato il wifi nazionale già avviato, deve crescere la consapevolezza nell’ambito privacy e i flussi, anche attraverso la tecnologia, vanno intercettati, influenzati e guidati.

LAVORO E IMPRESE. Il ministero intende sostenere le imprese e incentivarle ad assumere, visto il numero di occupati che si può generare attraverso il turismo. I ministri Centinaio e Di Maio stanno lavorando a un fondo di garanzia per l’accesso al credito. Inoltre prosegue il lavoro per la reintroduzione dei voucher nel turismo con maggiori tutele affinché non si trasformino in strumento di abuso.

«Va incentivata la formazione per i giovani, sempre con particolare attenzione al digitale, e vanno rilanciati gli istituti alberghieri. È fondamentale un costante aggiornamento professionale e gli impieghi nel settore vanno considerati di alto profilo», sostiene il ministro. È necessaria, inoltre, una maggiore tutela delle professioni come le guide turistiche con Centinaio che ha ricordato che manca una normativa di riferimento chiara e che serve una legge quadro che consenta alle Regioni di intervenire in accordo con lo Stato.

DIFESA DEL DEMANIO MARITTIMO. Nel recepimento della direttiva Bolkestein, le concessioni demaniali vanno considerate come beni e non servizi, trattandosi di suolo e strutture. «In Italia ci sono oltre 30mila concessioni solo per le spiagge, quindi si parla di piccole e medie imprese che vanno tutelate, sempre in accordo con le Regioni», ricorda Centinaio.

TASSA DI SOGGIORNO. Nata per essere reinvestita dai Comuni solo in ambito turistico, nella realtà spesso è stata impiegata diversamente visto che l’ente segue priorità di bilancio. Il ministro vuole istituire un sistema di rilevazione e monitoraggio su come vengono utilizzati i ricavi delle imposte (in particolare nei comuni più grandi) in modo da rendere la tassa parte di un circolo virtuoso di investimenti.

LOTTA ALL’ABUSIVISMO. Per un vero contrasto del fenomeno Centinaio auspica struttura normativa e regolamenti forti, in particolare maggiore chiarezza riguardo le locazioni brevi e un’attenzione al rischio di abusivismo nelle Olta.

ALITALIA E MOBILITÀ. Il Sud resta il bacino potenziale più interessante e meno sfruttato ed è obiettivo delle sinergie del ministero. Il Mipaaft mette al centro il binomio enogastronomia-turismo, sicuro attrattore di ulteriori flussi. Per quanto riguarda la raggiungibilità dei luoghi e quindi la mobilità, obiettivo primario sono i vettori aerei. Secondo Centinaio è necessario che l’Italia mantenga il controllo di Alitalia.

TURISMO ACCESSIBILE. Un ambito che può far raggiungere nuove quote di mercato e restituire il diritto al comfort e al divertimento per le persone con disabilità. «Non si tratta di turismo di nicchia ma di patrimonio condiviso – aggiunge Centinaio – Abbiamo l’obiettivo di un’inclusione proattiva nella società civile delle persone diversamente abili e stiamo pensando a strumenti per le strutture turistiche come fiscalità agevolata e nuova parametrazione nel sistema di stelle degli alberghi».

Un piano ampio, trasversale, dettagliato, che per stessa ammissione del ministro richiederà tempo, dedizione e gioco di squadra con ministeri, regioni, comuni, operatori, imprese e cittadini.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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