Centinaio difende le agenzie:
«Presto la legge sulle professioni»

10 Luglio 14:59 2019 Stampa questo articolo

«Siamo il Paese europeo con più abusivismo nel turismo, e se continuiamo a permettere agli abusivi – che possono essere le associazioni o il sacerdote della parrocchia – di organizzare le vacanze, senza passare da un professionista, vuol dire che non abbiamo capito niente di questo settore». A distanza di poche ore dalle polemiche scatenate dal parere dell’Antitrust sulla legge pugliese sulle adv, il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio risponde all’appello delle associazioni di categoria con una dichiarazione video rilasciata in esclusiva a L’Agenzia di Viaggi magazine.

Riguardo al tema delle organizzazioni no profit e dei vincoli imposti ai direttori tecnici, “messi in discussione” in queste ore dal Garante della Concorrenza e del Mercato, il responsabile del Mipaaft ha garantito il suo appoggio nei confronti delle azioni a tutela delle professioni del turismo, descrivendo l’Italia come «un Paese in cui purtroppo ci si improvvisa agenti di viaggi, tour operator, albergatori».

Chiamato in causa dalle sigle di categoria, Centinaio ha ribadito l’intenzione di regolamentare ulteriormente il settore: «In quest’ottica – ha concluso il ministro – abbiamo lanciato l’idea di una legge quadro per tutelare le professioni turistiche, in agenda a settembre».

Il riordino e l’aggiornamento dei profili professionali nel settore dei viaggi è contenuto nel ddl delega al governo in materia di turismo, approvato a fine giugno dalla Commissione Attività produttive della Camera e ora all’esame dell’Assemblea di Montecitorio.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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