Caso Gartour, gli albergatori battono cassa

07 Dicembre 11:04 2016 Stampa questo articolo

Tutt’altro che conclusa la vicenda di Gartour: gli albergatori romani e italiani si sono affidati a un importante ufficio legale per fare fronte unico rispetto alla situazione debitoria che l’operatore ha generato negli ultimi tre mesi.

Prima l’aggravarsi della crisi di Gartour, seguita dalla richiesta di concordato preventivo, poi l’annuncio dell’ingresso in Destination Italia, marchio costituito dal gruppo bancario Intesa-San Paolo e lastminute.com sotto la guida di Marco Ficarra. Il nuovo capitolo della vicenda lo porta in dote l’hôtellerie italiana.

Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, ha convocato nei giorni scorsi una riunione urgente degli albergatori romani e italiani in genere. «Ci siamo rivolti a un importante ufficio legale della Capitale e stiamo raccogliendo le documentazioni contabili di tutti quegli albergatori che vorranno, insieme a noi, fare massa critica del debito maturato da Gartour per affrontare nelle prossime settimane il passaggio della ristrutturazione del debito – ha spiegato Roscioli – Accanto agli albergatori, tra l’altro, si sono aggiunti anche i rappresentanti di alcune importanti destinazioni turistiche italiane per capire qual è l’esatto volume debitorio. Al momento siamo solo in presenza di una lettera formale di Gartour alla quale si è sembrato doveroso muoverci per tutelare l’intera categoria degli albergatori».
Roscioli non ha aggiunto altri particolari né ha commentato le voci sul possibile blocco di tutte le prenotazioni per la stagione natalizia che, secondo indiscrezioni, sarebbe l’estrema misura suggerita da alcuni albergatori operativamente molto esposti con il noto operatore.

Il presidente di Federalberghi Roma si è limitato a precisare che «si tratta di una fase interlocutoria, di raccolta dati contabili: entro i prossimi giorni ci riuniremo un’altra volta per fare il punto della situazione. Va detto che siamo ancora in attesa di conoscere il piano di riparto e che per la ristrutturazione del debito, omologato dal Tribunale, c’è tempo fino al 18 gennaio 2017. Ci è comunque sembrato doveroso informare tutti i colleghi albergatori e muoverci collettivamente per la salvaguardia dell’intera categoria».

A giorni, infine, sono attese anche le mosse operative di Destination Italia che non ha ancora reso noti i suoi effettivi propositi riguardo la possibile acquisizione dell’operatore.

  Categorie

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli