Caso biglietterie statali, operatori incoming in pressing sul Mibact

by Andrea Lovelock | 14 Aprile 2020 13:35

Lettera del Comitato T.o. e Ota Incoming di Roma, attraverso lo studio legale Origoni, alla sottosegretaria Mibact Lorenza Bonaccorsi, per richiedere la restituzione del denaro versato dagli operatori a CoopCulture per il preacquisto dei biglietti per il Parco archeologico del Colosseo relativi al periodo marzo-giugno, dal momento che è ancora incerta la riapertura, almeno fino a maggio.

I biglietti vengono preacquistati e pagati per intero, su base trimestrale, dai singoli tour operator/agenzie di viaggi in base alle prenotazioni già ricevute e ai propri flussi relativi all’anno precedente.

Il Comitato scrivente – del quale fanno parte operatori come Carrani Tours e Touristation Roma – ha investito oltre 5 milioni di euro, ma l’importo complessivo versato dai t.o. si aggira intorno ai 25 milioni di euro. La lettera evidenzia che, “a differenza di molti altri gestori della biglietteria di altri musei o aree archeologiche di tutta Italia e all’estero, che hanno già provveduto ai rimborsi della biglietteria preacquistata, Coopculture, più volte contattata, continua a rifugiarsi nel siamo in attesa di ricevere istruzioni dal Mibact e dalla direzione dei musei. Il mancato rimborso agli utenti finali, i turisti, della biglietteria preacquistata comporterebbe un enorme danno all’immagine del nostro Paese che pagheremo anche nel futuro. Ci troviamo quindi costretti a chiedervi restituzione urgente delle somme anticipate e successiva pianificazione future azioni congiunte”.

La nota prosegue ricordando che “il ruolo e compito delle agenzie di viaggi/tour operator è fondamentale per la promozione del nostro territorio, ruolo che comporta enormi sforzi economici e impiego di risorse umane qualificate. Le agenzie di viaggi/tour operator sono tra l’altro uno dei più importanti veicoli pubblicitari per il nostro Paese capaci di invogliare e veicolare il turismo in Italia. La perdita di una sola agenzia o l’impossibilità di poter disporre di risorse economiche da investire nella commercializzazione e promozione del nostro territorio all’estero rallenterebbe la ripresa del nostro settore e sarebbe un’occasione e opportunità in meno di attrarre turisti in Italia nel prossimo futuro”.

La lettera ricorda alla sottosegretaria Bonaccorsi che “ad oggi non si possono determinare quali misure e regole verranno adottate per controllare i flussi e quali saranno le modalità adottate per accedere nelle aree museali o archeologiche e al Colosseo. La biglietteria acquistata per i prodotti contingentati e di limitata e scarsa disponibilità, per motivi oggettivi, gestionali, pratici e organizzativi, in termini di flusso sostenibile, non potrà essere garantita negli eventuali e probabilmente unici giorni di maggior richiesta.

E ancora, “non è possibile poter calcolare i prezzi di vendita dei pacchetti turistici in quanto lo scenario economico, a livello mondiale, è in costante evoluzione e mutamento. Inoltre per periodo indefinito vi è l’impossibilità di poter garantire la regolare fruizione di musei o aree archeologiche, di fatto vanificando ogni sforzo economico e di pura applicazione delle risorse umane impiegate alla vendita e commercializzazione dei nostri pacchetti turistici, che generalmente richiedono un arco temporale di prevendita di circa 90 giorni, aggravando ulteriormente e irreparabilmente la nostra situazione economica”.

In particolare, poi, Raffaella Scarano, portavoce del Comitato e titolare di Touristation Roma sottolinea che: «La nostra agenzia è stata obbligata a rimborsare, e ha rimborsato, tutte le prenotazioni cancellate nei termini concordati, a causa dell’emergenza dichiarata dall’Oms. La maggior parte degli operatori del settore turistico e nostri clienti hanno cancellato tutte le prenotazioni per il 2020 e in molti casi sospeso la vendita e commercializzazione dei nostri prodotti fino al 31 dicembre del 2020, riducendo drasticamente le possibilità di vendita dei pacchetti turistici. La maggior parte dei soldi investiti per l’acquisto della biglietteria è stata ottenuta grazie a finanziamenti delle banche, e il pagamento delle rate con l’unica misura finanziaria per ora usufruibile emessa in stato di emergenza, riparte a settembre 2020. Rate che non potranno essere pagate per mancanza di liquidità, e che in tal caso comporteranno una perdita di credibilità bancaria delle aziende e quindi della loro possibilità di ottenere in futuro altri finanziamenti».

La mancanza di liquidità, prosegue Scarano, «dovuta in particolar modo ai capitali investiti per il preacquisto e il prepagamento della biglietteria del Colosseo, non ci darebbe la possibilità di far fronte alle spese gestionali primarie ed essenziali alla sopravvivenza della nostra attività stessa come affitti, personale e costi vari. Attualmente poi la situazione aziendale, come quella di tanti altri operatori turistici, risulta aggravata oltre che dalla carenza di liquidità, dal mancato e vitale rientro dei capitali investiti».

La lettera si chiude sottolineando l’urgenza di autorizzare la restituzione di questi soldi con la contestuale attuazione di misure a sostegno delle imprese turistiche, senza le quali gran parte della filiera è destinata al fallimento e quindi alla chiusura delle attività.

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