Caro bollette e inflazione, anche le Regioni alzano la voce

11 Febbraio 10:44 2022 Stampa questo articolo

Anche le regioni alzano la voce contro il caro bollette che potrebbe stroncare ulteriormente le gambe all’industria turistica. Il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, chiede di mettere «un argine a uno tsunami che rischia di travolgere crescita e lavoro, mettendo in ginocchio famiglie, imprese, esercizi pubblici, terzo settore ed enti locali». Una batosta contro la quale promette di intervenire, la prossima settimana, Palazzo Chigi con un provvedimento che si preannuncia corposo.

Di fatto, sottolinea la Conferenza delle Regioni, il prezzo dell’energia elettrica nei primi tre mesi dell’anno è raddoppiato (+55%) mentre il gas è al +41,8%. Anche nelle previsioni economiche della Commissione Ue si calcola il peso dell’inflazione e della crisi energetica sull’andamento della crescita. Infatti l’Europa rivede al ribasso il Pil italiano nel 2022 prevedendo un +4,1%. A novembre configurava +4,3%. Per il 2023 stima, invece, un Pil al +2,3%. Una crisi di cui ha parlato, in conferenza stampa, anche il nostro presidente del Consiglio Mario Draghi, accennando all’«inflazione che sta aggredendo il potere d’acquisto degli italiani e sta intaccando, lo vedremo, la competitività delle imprese».

«Bene, quindi – prosegue Bonaccini – l’intervento di ampia portata annunciato dal presidente Draghi. Al governo ribadisco come serva un decreto adesso, con ristori e aiuti, oltre a decisioni chiare sui quantitativi estraibili dai siti già autorizzati e sulle riserve strategiche. E un investimento senza precedenti sulle energie rinnovabili, semplificando al massimo gli iter autorizzativi».

Per il governatore emiliano, poi, «anche l’Europa deve muoversi, così come ha fatto sui vaccini anti Covid: va stroncata la speculazione e fermata la dinamica dei prezzi, con infrastrutture e politiche di acquisto che mettano al riparo il continente».

Interviene sul tema anche il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, facendo riferimento «all’energia rinnovabile, che è da potenziare».

«Il governo deve fare di più per le famiglie, le imprese e gli enti locali», dichiara poi il presidente della Basilicata, Vito Bardi; mentre il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, esprime «forte preoccupazione»  per gli elevati costi dell’energia, che «rischiano di innescare un circolo  vizioso: dall’energia al caro per le materie prime, fino al prodotto  finale, con conseguente crescita dell’inflazione. Per questo – conclude – serve un forte intervento da parte del governo, da noi già sollecitato in sede di Conferenza Stato-Regioni».

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