Carissima Milano, maglia nera dell’inflazione in hotel

18 Luglio 14:57 2022 Stampa questo articolo

Nubi all’orizzonte. Le vede con chiarezza Confindustria che nel rapporto mensile “Congiuntura Flash” elaborato dal suo Centro Studi parla di “scenario molto incerto per l’Italia”.

“La dinamica del Pil italiano – si legge – è l’incerta sintesi di fattori che spingono in direzioni opposte. Al ribasso: i rincari di energia e alimentari, i tassi di interesse più alti e lo spread sovrano più ampio, il commercio internazionale debole. Al rialzo: la fine delle restrizioni anti Covid e la stagione calda che spingono il turismo, la crescita delle costruzioni, la resilienza dell’industria, il risparmio accumulato che protegge i consumi”.

Nonostante i risparmi, però, il caro prezzi provocato dall’inflazione è già percepito come assai gravoso dai clienti. Una mappa dei rincari nel travel arriva dallʼUnione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat di giugno. A Milano va la maglia nera dei rialzi nei prezzi di strutture ricettive tradizionali e nell’extra alberghiero. Se a giugno un posto letto è cresciuto in media 18%, nel capoluogo lombardo il balzo è stato astronomico: 71,4% rispetto a giugno 2021, complice il successo del Salone del mobile.

Tariffe dei posti letto in forte rialzo anche a Firenze, al secondo posto nella classifica dei rincari, con un incremento annuale del 35,7%. Seguono Siena, Varese Palermo, Pisa, Como, Parma e Viterbo. Chiude la top ten Napoli. Tendenza opposta e contraria per Torino, reduce dall’Eurovision, dove a giugno i prezzi sono diminuiti del 22,5%.

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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