Carbosulcis, accordo con Forestas per l’economia circolare

Carbosulcis, accordo con Forestas per l’economia circolare
24 Marzo 10:19 2021 Stampa questo articolo

Siglato l’accordo tra Forestas, l’Agenzia regionale sarda per l’attuazione dei programmi in campo forestale-ambientale e Carbosulcis, storica società regionale di estrazione mineraria oggi impegnata nella chiusura del sito minerario e nella elaborazione di un piano di riconversione delle aree e delle maestranze.

L’accordo è stato siglato dagli amministratori unici delle due società, Giovanni Caria e Francesco Lippi. Riguarda due linee d’intervento: la prima sull’attività di ripristino ambientale prevista nel piano di chiusura, con l’inserimento delle prime 10.000 piantine per l’intervento a verde nell’area di Nuraxi Figus.

La seconda sul riutilizzo in chiave ambientale e sperimentale del prodotto abbancato nel deposito fini, interessato da un progetto nato e brevettato in Carbosulcis, che prevede la trasformazione, con un processo di lisciviazione, in ammendante per il settore vivaistico che, grazie alla miscela con il compost proveniente dai piazzali di Tecnocasic, si sta sperimentando come fertilizzante ricco di proprietà.

«Carbosulcis è impegnata sul fronte del ripristino ambientale delle proprie aree, così come richiesto dal Piano di chiusura dell’attività mineraria – spiega Lippi – L’accordo raggiunto con Forestas non solo è strategico per il raggiungimento di questo obiettivo, ma con la sperimentazione del nostro ammendante in campo vivaistico si pone al centro di una nuova sfida per la riconversione industriale della società. Poter sperimentare i benefici di questo prodotto, la cui proprietà intellettuale e brevettuale è Carbosulcis, attraverso Forestas è un vantaggio che va valorizzato al massimo».

Caria aggiunge che «Lo scopo dell’accordo è creare maggiore sinergia tra la nostra Agenzia e le società di proprietà regionale, per facilitare percorsi di ripristino ambientale, ma anche per concorrere al raggiungimento di obiettivi strategici quale quello del perseguire le nuove tendenze sul paradigma dell’economia circolare».

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