Caos Plf, alla ricerca del form perduto

by Roberta Rianna | 20 Luglio 2021 10:30

La voce onomatopeica dell’estate è sempre stata “pluff”, a indicare i tuffi in mare. Quella di quest’anno è Plf, simile nel suono, ben diversa nel concetto. Si tratta di un acronimo che sta per Passenger Locator Form, il modulo digitale di localizzazione del passeggero da compilare per l’ingresso in Italia e in altri Paesi come la Grecia, obbligatorio già dalla primavera come ampiamente scritto qui[1], ma anche qui[2].

A testimonianza, però, della scarsa chiarezza che investe il settore dei viaggi, per lo più a livello consumer (a causa – sì, dei media – ma anche del groviglio di regole diverse da destinazione a destinazione), nelle ultime ore ha tenuto banco in cronaca la storia di una coppia di viaggiatori diretti nella Penisola ellenica e costretti a fermarsi a proprie spese a Malpensa, in attesa di compilare il Plf con le 24 ore di anticipo previste dalla legge. Da qui la polemica sulla mancanza di comunicazione e sul caos burocratico, per cui – come ribadito anche dalle varie associazioni e dai network di agenzie – mai come quest’anno è indispensabile prenotare il proprio viaggio in adv[3], affidandosi a un consulente bene informato.

Ma a cosa serve il Plf che va affiancato al green pass per determinati viaggi in Europa, come Grecia, appunto, ma anche Spagna, Malta, Cipro, Regno Unito, Croazia, Irlanda e Portogallo? “Lo scopo – ricorda Il Sole 24 Ore – è, attraverso la raccolta dei dati, facilitare il tracciamento dei contatti nel caso in cui i passeggeri siano stati esposti a una malattia infettiva durante il viaggio a bordo di nave, aereo, treno, autobus o automobile”.

Per scaricare e compilare il Plf – detto anche dPlf, dove la “d” sta per digital – esiste la piattaforma europea https://app.euplf.eu[4], a cui al momento però si possono scaricare solo i moduli per entrare in Italia e a Malta.

Per quanto riguarda i viaggi nel nostro Paese, la compilazione è obbligatoria per tutti i viaggiatori adulti arrivati con qualsiasi mezzo di trasporto. Dopo essersi collegati al sito, bisognerà scegliere “Italia” tra i Paesi di destinazione; registrarsi al con username e password; confermare l’account tramite il link arrivato via email; compilare e inviare il modulo seguendo le indicazioni. Il viaggiatore riceverà poi il Plf in formato pdf e QR code che dovrà mostrare direttamente dal suo smartphone al momento dell’imbarco. In alternativa, potrà stamparlo. I minori dovranno eventualmente essere registrati nel modulo dell’adulto accompagnatore.

Per entrare in Grecia, già dal 14 maggio, è necessario compilare il Plf entro le 23.59 del giorno prima della partenza, reperendo il modulo sul sito www.travel.gov.gr[5].

Per la Spagna bisogna invece compilare il formulario di salute pubblica (online o con app del ministero iberico della Salute) che permette di ottenere il QR code essenziale per l’ingresso. Qui l’elenco dei siti dove reperire i Plf a seconda delle diverse destinazioni, con il caos che ne consegue: https://euplf.eu/it/nplf-it/index.html.[6]

Endnotes:
  1. ampiamente scritto qui: https://www.lagenziadiviaggimag.it/arrivi-in-italia-dal-24-maggio-il-modulo-obbligatorio-plf/
  2. anche qui: https://www.lagenziadiviaggimag.it/la-grecia-aggiorna-le-regole-dingresso-tutte-le-novita/
  3. indispensabile prenotare il proprio viaggio in adv: https://www.lagenziadiviaggimag.it/prenotainagenzia-la-campagna-dellestate/
  4. https://app.euplf.eu: https://app.euplf.eu
  5. www.travel.gov.gr: http://www.travel.gov.gr
  6. https://euplf.eu/it/nplf-it/index.html.: https://euplf.eu/it/nplf-it/index.html

Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/caos-plf-alla-ricerca-del-form-perduto/