Busca, Bluvacanze: «Il network è ancora il futuro della distribuzione»

Busca, Bluvacanze: «Il network è ancora il futuro della distribuzione»
13 Novembre 12:02 2020 Stampa questo articolo

«Non si possono fare previsioni adesso per il 2021, è troppo presto. Ma lavoriamo per creare valore, senza cercare lo scontro con internet». Parola di Claudio Busca, general manager leisure del Gruppo Bluvacanze, che si confida con L’Agenzia di Viaggi Magazine dopo essere, nonostante tutto, riuscito a portare a casa lo svolgimento della convention di Blunet a bordo di Msc Grandiosa. «A bordo abbiamo portato 180 agenzie, per un totale di oltre duecento persone. È stato un momento utilissimo, ci siamo confrontati a piccoli gruppi come era nelle regole del distanziamento».

Quale sarà il futuro della distribuzione nell’era post-Covid?
«Vedo un futuro legato ancora alla distribuzione organizzata, all’home working all’americana credo abbastanza poco. Le agenzie avranno sempre più necessità di contenere i costi, dovranno mettere sul piatto una buona dose di intraprendenza per non dilapidare il loro portafoglio clienti».

Cosa saranno chiamati a fare i network in questo scenario?
«Ritengo che ci sarà sempre più bisogno che l’agente di viaggio venda viaggi, con dietro una struttura che possa supportarlo in tutte le altre funzioni, compresa la possibilità di arrivare al cliente finale. Ormai, i costi centrali sono diventati troppo alti per un singolo punto vendita».

Come giudica l’attenzione riservata dal governo al mondo del turismo organizzato?
«Per adesso, il giudizio è sospeso, i primi veri bonifici sono appena incominciati. In attesa di vedere come andrà a finire, rimangono i problemi di liquidità. Fermo restando che non mi sono piaciuti gli aiuti regionali, ogni regione ha lavorato con criteri diversi».

Tornando alla convention, come si sono svolte le attività sulla nave?
«Posso confermare che le crociere sono il modello di viaggio da seguire in quest’epoca di Covid. Noi, più del 90% di una vacanza in crociera l’abbiamo vissuta, ovviamente rispettando tutte le norme previste dai protocolli».

Che clima avete trovato tra le agenzie?
«Fin dall’inizio della pandemia abbiamo cercato di stare vicino alla nostra rete distributiva, e adesso stiamo raccogliendo i frutti di questa politica. Abbiamo assorbito i costi relativi a tutti gli affitti di ogni singolo punto vendita da marzo fino a dicembre 2020, quelli relativi alle spese di gestione, e garantite anche le commissioni del mese di marzo su pratiche che poi sono state annullate nel periodo, per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro. Il programma prevede inoltre un sostegno concreto fino a tutto dicembre, e l’attivazione di circoli virtuosi che assorbiranno l’intero investimento di 1,5 milioni in 6 anni».

 

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Giorgio Maggi
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