British Airways licenzierà 12.000 dipendenti

29 Aprile 10:43 2020 Stampa questo articolo

Annuncio choc da British Airways che tramite una lettera ai sindacati della società madre Iag sta formalizzando il piano di ristrutturazione con l’intenzione di estendere il programma di esuberi che paventa la misura estrema del licenziamento per un totale di 12.000 dipendenti.

A inizio aprile la compagnia aerea aveva concluso un negoziato con il sindacato Unite, sospendendo temporaneamente dal lavoro 36mila dipendenti (pari all’80% del personale di cabina e di terra) dopo aver fermato la flotta a causa della pandemia. Di fatto tutto il personale degli aeroporti di Heathrow e Gatwick è stato mandato a casa con quattro quinti dello stipendio (fino a un tetto massimo di 2.500 sterline) grazie agli aiuti di Stato decisi dal governo di Boris Johnson e valido fino a giugno.

Con il prolungarsi della crisi nei cieli, i vertici di Iag hanno deciso di adottare un piano di ristrutturazione radicale – come si legge nella nota – perchè «l’impatto del Covid-19 sulle attività della compagnia aerea durerà molti anni e la ripresa di domanda di passeggeri ai livelli del 2019 non si avrà in tempi immediati».

La decisione, certamente sofferta, è stata presa anche in considerazione dei dati preliminari su aprile-maggio che segnano un crollo della domanda aerea del 94%, con un’attività ridotta soltanto a voli di rimpatrio e viaggi essenziali di poche decine di passeggeri per quei collegamenti rimasti operativi.  In termini finanziari le casse di British Airways dispongono di liquidità e di  linee di credito per complessivi 9,5 miliardi di sterline (circa 11 miliardi di euro, ndr).

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