Bozza dpcm: ancora stop alla mobilità tra regioni

Bozza dpcm: ancora stop alla mobilità tra regioni
11 Gennaio 10:50 2021 Stampa questo articolo

Il governo è al lavoro sul dpcm con le nuove misure anti contagio per contrastare il Covid, che subentrerà a quello che scade il 15 gennaio, e dovrebbe quindi essere in vigore già dal 16 del mese. Ogni regione avrà il suo colore sulla base dell’indice Rt di contagio.

Al decreto del presidente del Consiglio dei ministri dovrebbe essere affiancato anche un decreto legge in merito agli spostamenti tra regioni, che estenderebbe il divieto già in essere: potrebbe persistere il veto anche tra regioni gialle, come dal 21 dicembre a oggi, se non per motivi di lavoro, salute o urgenza. Nelle zone rosse resterebbe la possibilità per due persone, una volta al giorno, di visitare nelle case parenti o amici.

Per ora si tratta di ipotesi e indiscrezioni, ma le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico e dell’Istituto Superiore di Sanità porterebbero a rendere automaticamente zone rosse le regioni in cui, sulla base dell’incidenza settimanale, venga superato il limite dei 250 contagiati ogni 100mila abitanti.

Potrebbero invece saltare i weekend arancioni in tutta Italia: quindi, in base all’indice Rt di contagio, ciascuna regione nel fine settimana manterrebbe le limitazioni relative al suo “colore”.

Tra le ipotesi al vaglio, la prosecuzione del coprifuoco alle 22 in tutta Italia e un’ulteriore stretta sulla movida che coinvolgerebbe però soltanto i bar e non i ristoranti: ai bar sarebbe infatti vietato l’asporto dopo le 18, permettendo solo le consegne a domicilio.

In merito alla durata di questo nuovo dpcm e alle soglie dei parametri che decreteranno i nuovi colori delle regioni, si attendono le comunicazioni al Parlamento del ministro della Salute Roberto Speranza il 13 gennaio.

IMPIANTI SCIISTICI. Si va verso un ulteriore slittamento dell’inizio della “stagione bianca” nei comprensori sciistici italiani: secondo fonti del governo, il nuovo dpcm conterrà quasi sicuramente lo slittamento della data di riapertura degli impianti, che era fissata per il 18 gennaio, spostandola probabilmente ai primi di febbraio.

Sul tema il ministro Speranza, intervenuto a una trasmissione televisiva, ha detto: «Mi sembra difficile ipotizzare che, con le scuole superiori chiuse, si possa immaginare di aprire le piste da sci». Nello sforzo di evitare assembramenti, le file agli impianti sciistici e il trasporto collettivo, rientrerebbero tra le situazioni a rischio.

PISCINE, PALESTRE, TEATRI E CINEMA. Difficile anche che possa arrivare il via libera per piscine, palestre, così come per teatri e cinema, che con tutta probabilità resteranno ancora chiusi.

MUSEI E ZONA BIANCA. Si delinea la possibilità, ma è un’ipotesi ancora tutta da verificare, della riapertura dei musei nelle regioni gialle. Al vaglio anche la possibilità di cosiddette “zone bianche”, come suggerito dal ministro Mibact Dario Franceschini, aree con indici di contagio sotto un indice Rt da stabilire. In queste regioni più “virtuose” sarebbero consentite maggiori riaperture.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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