Bolzano, la new wave dell’ospitalità tra lusso e hotel ibridi

Bolzano, la new wave dell’ospitalità tra lusso e hotel ibridi
29 Luglio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Crocevia di commerci e di turisti, fin dal medioevo, e ora punto di snodo dei traffici tra nord e sud Europa oltre che hub per esplorare l’intero Alto Adige. La città di Bolzano sta vivendo una stagione di grandi novità dal punto di vista ricettivo. La storia della città è stata plasmata dagli investimenti della sue famiglie di commercianti che recentemente hanno inaugurato una nuova ondata di hotel all’insegna del design e del lusso, portando Bolzano a colmare la carenza di posti letto e facendo crescere la permanenza media.

Dallo scorso 20 novembre Castel Hoertenberg è il primo 5 stelle della città, firmato dalla Podini Holding (storica famiglia), che coniuga nelle sue 21 suite il lusso con la privacy, il servizio personalizzato e un’ospitalità autentica tipica delle guest house. Arredamenti moderni e confortevoli, la spa e la piscina all’aperto fanno da controcanto ai soffitti in stucco, affreschi e legni di pregio tipici di questo vero e proprio castello rinascimentale posizionato nei dintorni del centro storico.

Il Goldenstern Townhouse, invece, con i suoi cinque appartamenti e 11 camere, è un hotel ibrido, che porta lo stile raffinato e lineare all’interno di una classica struttura medievale seguendo la formula del b&b luxury. L’hotel, inaugurato un anno fa, è di proprietà della famiglia Rizzolli, che ha iniziato le sue attività come produttrice di cappelli nel 1870.

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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