Boeing, 100 milioni per le famiglie delle vittime dei 737 Max

04 Luglio 12:00 2019 Stampa questo articolo

Resta in sospeso ancora per qualche mese il grounding dei 737 Max di Boeing – con la casa di Seattle impegnata a rinnovare software e formazione per i piloti, in attesa del via libera della Faa – ma, nel frattempo, Boeing ha sviluppato un programma di supporto per le famiglie delle vittime dei disastri in Indonesia ed Etiopia.

In concomitanza con l’Independence Day negli Stati Uniti, infatti, il Gruppo ha annunciato lo stanziamento di fondi per 100 milioni di dollari da destinare alle famiglie e alle comunità colpite dai tragici incidenti dei voli 610 di Lion Air e 302 di Ethiopian Airlines. Questi fondi, secondo la nota della casa di Seattle “supporteranno l’educazione, le spese di tutti i giorni e i costi legati alle difficoltà affrontate dalle famiglie colpite, i programmi delle comunità e lo sviluppo economico nelle zone colpite”.

Boeing collaborerà con i governi locali e le organizzazioni no profit per soddisfare queste necessità. Questo investimento iniziale verrà distribuito su diversi anni. «In Boeing siamo tutti dispiaciuti per la tragica perdita di vite umane in entrambi gli incidenti e queste vite perse continueranno a pesare nei nostri cuori e nelle nostre menti negli anni a venire. Il nostro più profondo cordoglio va alle famiglie dei passeggeri a bordo e ai loro cari e speriamo che questa assistenza iniziale possa aiutare a portar loro conforto», ha dichiarato Dennis Muilenburg, presidente e ceo di Boeing.

«Sappiamo che ogni persona che sale a bordo dei nostri aerei ripone in noi la propria fiducia. Siamo focalizzati sul riguadagnare questa fiducia da parte dei nostri clienti e dei passeggeri nei prossimi mesi», conclude il manager.

In linea con le regolari procedure di Boeing per le donazioni di beneficienza, i dipendenti dell’azienda avranno anche l’opportunità di erogare contributi a supporto delle famiglie e delle comunità colpite dagli incidenti. Boeing raccoglierà queste donazioni dei dipendenti fino al 31 dicembre 2019.

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