Blue Panorama, la scelta di Enac:
“Più tempo per la vendita”

08 Settembre 11:35 2022 Stampa questo articolo

Arriva in extremis la proroga della sospensione delle licenze di volo per Blue Panorama: una decisione che apre degli spiragli per la vendita della compagnia aerea. A poche ore dalla scadenza – ovvero il 9 settembre 2022 – l’Enac ha infatti confermato al nostro giornale l’estensione per altri sei mesi della sospensione della licenza di volo e del Certificato di operatore aereo (Coa) fino a marzo 2023.

A giugno scorso il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, aveva fatto intendere che non c’erano ancora elementi sufficienti per un’eventuale proroga. A distanza di tre mesi, sembra invece che l’Ente stia concedendo ancora un po’ di ossigeno al presidente di Bpa, Luca Patané, dandogli l’opportunità di provare a vendere il 100% della compagnia aerea al fondo Bateleur Capital che ha firmato a maggio un accordo preliminare.

Sulla decisione di Enac, infine, sembra essere decisiva l’analoga proroga concessa alla compagnia aerea Ego Airways a inizio luglio, che costituisce quindi un precedente.

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Su tutta l’operazione, però, continua a pesare il silenzio del Tribunale di Milano che non ha ancora ammesso al concordato preventivo la società facente parte del Gruppo Uvet, che ha presentato il piano industriale ormai quattro mesi fa, il 29 aprile scorso.

Niente di nuovo, infine, nemmeno sul fronte della mediazione governativa. Il 10 giugno 2022 i sindacati hanno scritto al ministero dello Sviluppo economico chiedendo l’apertura di un tavolo di crisi ufficiale: richiesta che, complice la caduta del governo Draghi a fine luglio, non ha avuto ancora nessun riscontro. Nel frattempo, secondo fonti interne all’azienda, Blue Panorama ha perso per strada quasi tutta la prima linea dirigenziale e sarebbero rimasti in carica solo il direttore tecnico e il direttore delle operazioni di volo. È andato via a metà luglio, infatti, anche l’accountable manager, deputato a redigere e firmare le comunicazioni indirizzate all’Enac.

Infine, la certificazione tecnica della compagnia – documentazione indispensabile per operare e riattivare le licenze di volo – risulterebbe al momento ritirata perché non più conforme ai nuovi requisiti Easa (l’agenzia europea di aviazione) entrati in vigore lo scorso 24 marzo.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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