Blue Panorama al fondo Usa:
incognite sul salvataggio

Blue Panorama al fondo Usa: <br>incognite sul salvataggio
10 Maggio 13:49 2022 Stampa questo articolo

Colpo (quasi) a sorpresa in casa Uvet con l’annuncio, a mezzo stampa, della firma dell’accordo per la vendita al fondo americano Bateleur Capital Llc del 100% delle azioni di Blue Panorama. La compagnia aerea del Gruppo guidato da Luca Patané, verso cui i sindacati avevano appena avviato la procedura di raffreddamento, rompe così il silenzio e si mostra proiettata verso un salvataggio che però è costellato di incognite.

Come sottolinea la stessa Uvet, l’operazione è subordinata all’ottenimento “delle autorizzazioni da parte degli enti regolatori“. In prima battuta, infatti, bisognerà chiarire come un fondo straniero (Bateleur ha sede a New York, ndr) possa acquisire il 100% di una società italiana, in contrasto con il diritto comunitario che, nel rispetto del mercato, consente a soggetti extra Ue di fare proprie solo un massimo del 49% delle azioni di società basate in Europa.

Altro importante nodo da sciogliere: su Bpa pende tuttora il giudizio del Tribunale di Milano sulla proposta di concordato preventivo presentata lo scorso 29 aprile 2022 e che, precisa la nota Uvet, sarebbe ora “sottoposta all’esame e alla valutazione da parte del Tribunale di Milano e degli organi della procedura concordataria”. Secondo fonti interne all’azienda, i giudici avrebbero già chiesto ulteriori chiarimenti e sottoposto “osservazioni di rilievo” riguardo al piano di risanamento presentato dalla proprietà.

Proprio qui subentra un’ulteriore incognita, ovvero il tempo necessario a riaccendere i motori di Blue Panorama. Nel caso in cui il Tribunale dovesse ammettere Bpa al concordato, passerebbero comunque tra i cinque e sei mesi per l’omologa dello stesso. Finestra temporale in cui anche i creditori dovranno avallare il piano. Ma il tempo stringe perché il 9 settembre 2022 è prevista la scadenza della sospensione del Coa – Certificato di operatore aereo e della licenza di volo, che tecnicamente Enac revocherà dopo quella data.

La trattativa con il fondo statunitense, iniziata lo scorso autunno, si sarebbe complicata nel corso degli ultimi mesi proprio a causa della situazione finanziaria di Blue Panorama che – sempre stando a fonti interne – a settembre scorso “aveva accumulato 140 milioni di euro di debiti”. La compagnia, inoltre, non può contare sugli aiuti di Stato che il governo italiano non ha ancora versato nelle casse di Bpa. Il vettore, infatti, ha ricevuto solo 30 milioni di euro di ristori Covid nel mese di aprile 2021 (per poi sospendere i voli il 27 ottobre 2021), ma non ha incassato la nuova tranche (circa 10 milioni di euro, ndr) prevista per febbraio 2022 (a differenza degli altri vettori con sede in Italia, ndr). Tali aiuti sarebbero ancora bloccati “a causa di alcune inadempienze della società verso lo Stato”, da cui sarebbe scaturito anche il problema della cassa integrazione e del fondo di integrazione salariale non erogati tempestivamente per gli oltre 400 dipendenti del vettore.

Ma l’azienda sembra avere grande fiducia nell’operazione. «Sono molto soddisfatto di aver sottoscritto questo accordo – dichiara il presidente Luca Patanè – Per i dipendenti si aprono prospettive occupazionali e di stabilità per effetto del rilancio della compagnia grazie a un partner solido, competente e affidabile».

Per Aziz Hassanali, managing partner di Bateleur Capital, invece, «la prospettiva di guidare un vettore anche in Italia costituisce una sfida che vogliamo affrontare e vincere». Bateleur Capital Llc provvederà, inoltre, ad un prestito convertibile per supportare i bisogni finanziari di Blue Panorama.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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