Belmond promuove il Reid’s Palace di Madeira in Italia

07 Marzo 13:31 2019 Stampa questo articolo

La sua storia nasce nel 1891 dall’investimento dello scozzese William Reid, passa di mano ai Blandy, famiglia di produttori di vino, nel 1937 e arriva nel portfolio Belmond nel 1996: è il Belmond Reid’s Palace di Madeira, arroccato sulle scogliere dell’isola portoghese nell’Atlantico, che oggi vuole aprirsi ai trend contemporanei cercando nuovi mercati tra cui l’Italia, ancora poco presente sull’isola. Ecco la sfida del general manager Ciriaco Campus, italiano e da circa dieci anni alla guida della struttura a 1,8 km dalla capitale Funchal e che ha visto l’ultimo intervento di ristrutturazione nell’inverno 2018.

IMPRONTA BRITISH. Quell’atmosfera britannica di altri tempi si ritrova ancora nel rito dell’afternoon tea e nell’elenco di personalità che hanno soggiornato nelle sue camere (oggi 111 più 47 suite), da George Bernard Shaw a Winston Churchill e Gregory Peck. E quindi non c’è da stupirsi se proprio il mercato britannico è il primo e preponderante, al 45%, seguito da tedeschi, francesi, americani, svizzeri e russi.

Dal Regno Unito sono decine i voli diretti su Madeira e non mancano i charter, come dalla Germania e, nella stagione estiva, da Francia e Spagna. Dall’Italia invece il passaggio è via Porto o Lisbona, da cui Madeira si raggiunge in circa un’ora e trenta. Basterà per dare una sferzata alla destinazione, e alla struttura, anche con i nostri connazionali? È una delle sfide che si pone il general manager. L’urgenza è incrementare la visibilità dell’hotel, e per farlo confida nella comunicazione sui media, ma anche ammodernarne l’immagine rendendolo più friendly. Investendo anche sulle famiglie (con servizi ed escursioni), sugli eventi e aprendo le proprie esperienze al pubblico, come le visite guidate del giardino, 10mila metri quadri di oltre 500 tipi di piante e fiori.

Belmond Madeira

GUSTO ITALIANO E STELLA LOCALE. Inoltre, spiega il manager, «abbiamo lavorato per riposizionare la nostra offerta gastronomica, puntando sui prodotti locali»: dal 2016 il William Restaurant ha una stella Michelin, appannaggio di chef Luis Pestana, originario dell’isola. Ma c’è anche il made in Italy. Fedele all’hotel-icona di Venezia parte di Belmond, la struttura gli rende omaggio con il ristorante italiano Villa Cipriani, «perché l’obiettivo della casa madre era proprio quello di avere un ristorante che si chiamasse così in ogni struttura del Gruppo».

Natura, enogastronomia, mare, tradizioni locali: l’hotel – e la destinazione insieme – punta su questo e sulle esperienze, dal wine tasting alle escursioni per tutta la famiglia a osservare colonie di foche monache e il passaggio di balene e delfini. «Le proponiamo anche noi, come la salita a 1800 sul Pico de Areiro per ammirare l’alba, proseguendo poi per i sentieri». Il turismo sportivo è in agenda, compreso il golf: Madeira offre un campo da 27 buche e uno da 18, e un altro si trova sulla vicina Porto Santo.

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Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

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