Australia: +5,8% arrivi dall’Italia, avanti con la promozione

by Emanuela Ghislotti | 23 Giugno 2017 10:38

Gli italiani amano l’Australia. Lo prova il fatto che da gennaio ad aprile 2017 è stato registrato l’ingresso nel Paese di 77mila turisti nostri connazionali, che tradotti in percentuale significano un incremento dei visitatori del 5,8% rispetto allo stesso periodo nel 2016.

A oggi, con circa 50 notti trascorse sul territorio australiano e una spesa media di 3.855 euro, l’Italia si classifica al quarto posto globale per lunghezza di soggiorno e al sesto per quanto riguarda i soldi spesi: secondo le previsioni, nel 2020 il contributo degli italiani all’economia dell’Australia ammonterà a 0,5 miliardi di dollari, circa 340 milioni di euro.

Nonostante i numeri e le premesse, Tourism Australia annuncia che quest’anno non sarà presente al Ttg, anche se «il budget da investire in comunicazione non è diminuito e l’Italia rimane il terzo mercato per importanza nell’Europa continentale», afferma Eva Seller, regional general manager Continental Europe.

Una nuova strategia di comunicazione che sposta il focus sull’utente finale, ma che tuttavia non ignora completamente la parte trade. Rimane infatti un caposaldo l’Aussie Specialist Program, il programma di training degli agenti di viaggi che quest’anno ha formato 709 Aussie Specialist e 32 Agenti Premier.

Tre sono i target: i giovani fino a 30 anni che vanno in Australia sia per sola vacanza che tramite il programma Working Holiday Maker Visa, i first time visitors in generale che nel 44% dei casi ritorna successivamente, e gli high-value travellers che spendono molto e sono interessati a esperienze uniche nel loro genere.

Tre sono anche gli assi nella manica per attrarre i visitatori. Si parte con Aquatic & Coastal, in partnership con South Australian Tourism, Northern Territory, Singapore Airlines e Discover Australia, comprende tutte le attività come snorkelling, diving e sailing e interessa soprattutto la zona del Queensland. I 2mila km della Grande Barriera Corallina e le Whitsundays sono la forza di questo Stato di cui si prevede un recupero totale dai danni causati dal ciclone Debbie per l’inizio del 2018.

Wildlife nasce da un gruppo di tour operator specializzati che si sono riuniti per promuovere quel turismo interessato a vedere gli animali nel loro ambiente naturale e interessa South Australia, Northern Territory e Victoria. Nature è invece per chi è interessato al paesaggio e al turismo esperienziale, come il contatto con gli aborigeni promosso dal Northern Territory e dal Queensland.

Ultimo, ma non per importanza, Food & Wine. Con la cucina locale che si è affacciata sul panorama mondiale con grande successo: l’esperienza enogastronomica è una leva su cui spingeranno South Australia e Victoria.

 

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