Astoi, campagna da 1 milione per riprendersi i clienti

08 Maggio 14:29 2018 Stampa questo articolo

Il tour operator è l’unica impresa turistica che, in caso di insolvenza o fallimento, ha l’obbligo di garantire il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto turistico e il rientro del viaggiatore. Parte da questo presupposto la nuova campagna di comunicazione targata Astoi  – Parti senza pensieri, parti con noi, il payoff; #seigiàinvacanzaquando l’hashtag – che intende sensibilizzare il consumatore sul valore, le garanzie e i plus dei viaggi organizzati dai propri operatori e venduti attraverso oltre 8mila adv in Italia.

«Trattandosi di una campagna di sistema, il nostro auspicio è di poter in futuro potenziare e valorizzare il messaggio, incrementando il budget di investimento grazie al coinvolgimento di altri player del settore. Vogliamo far comprendere ai consumatori tutto il valore che risiede nel nostro lavoro, che si traduce inevitabilmente in maggiori garanzie per i clienti. La scelta di una vacanza è una cosa seria e i tour operator sono gli unici soggetti che si assumono la responsabilità per tutti i servizi turistici inclusi in un pacchetto. Quindi, sono i soli ad assicurare ai clienti di poter “partire senza pensieri”; una serenità che altri attori non garantiscono», spiega il presidente Nardo Filippetti.

«Guardando ai dati del nostro osservatorio (che riflettono i numeri del turismo organizzato, quindi oltre il 90% dell’intero comparto), prevediamo per il primo semestre un incremento dell’8%», conferma il consigliere Pier Ezhaya.

La campagna prevede un investimento di 1 milione di euro per i primi due anni (con eventuale ulteriore esborso nel terzo anno), e sarà online su tv, digital e stampa consumer (femminili, turismo e lifestyle), oltre che sui siti web e le pagine Facebook degli associati. Solo il primo anno saranno 3.200 gli spot della durata di un minuto e mezzo, e 32 le uscite.

«Ovviamente parliamo ai viaggiatori che già ci conoscono, ma soprattutto a quel milione di consumatori che potrebbero essere interessati a rivolgersi al turismo organizzato», spiega il responsabile comunicazione di Astoi Marco Peci. Per il momento, chi compra viaggi in agenzia sono poco meno di 3 milioni di persone, mentre i tour operator associati muovono un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro. Un po’ meno della metà rispetto all’intero valore del comparto in Italia.

Nelle intenzioni dei promotori, lo spot che è stato girato in aeroporto, albergo, ma anche in agenzia di viaggi, vuole insistere proprio sul valore aggiunto che c’è anche nel punto vendita. Tutto in attesa di trovare strada facendo qualche partner disposto a un piccolo investimento per aumentare l’importo della campagna. «Ci rivolgiamo ai network – conclude Peci – nello spot diciamo di andare in agenzia, non facciamo riferimento a nessuna questione di prezzo».

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Giorgio Maggi
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